Dossier sul Wrestling

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  1. darioba88
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    CITAZIONE (Dreaming @ 28/3/2012, 22:55) 
    Continuo a stimarti per quello che hai fatto/stai facendo! spero a breve di avere il tempo per leggere tutto...

    grazie

    #3. Hell to pay

    Video

    Alla Royal Rumble 1998, The Phenom aveva perso molto più dell’opportunità di riconquistare il WWE Championship detenuto da Shawn Michaels. Durante quel Casket Match, quando era ormai prossimo al trionfo, fu brutalmente picchiato, subì una Chokeslam e fu rinchiuso dentro la bara. Schegge di legno rimbalzarono sul pavimento appena una scure colpiva la bara senza pietà. Infine, una tanica di benzina da cinque litri e un fiammifero accesso trasformarono la bara in una polveriera in fiamme.

    Undertaker era sparito e la mano responsabile della sua morte non fu Shawn Michaels, bensì suo fratello, il mostro mascherato Kane.
    Tutti i fan WWE erano in uno stato di scioccante incredulità. Si resero conto sin dal suo debutto a Bad Blood nell’Ottobre 1997 che Kane sarebbe stato una spina nel fianco di Undertaker, quando gli costò il posto di #1 Contender al WWE Championship nel primo Hell in a Cell della storia della WWE. Avevano capito il motivo per cui The Deadman rifiutava di colpire suo fratello, che riteneva deceduto insieme ai suoi genitori in un incendio che aveva bruciato la loro casa venti anni prima. Eppure nelle settimane precedenti alla Royal Rumble, tutti credevano che Kane si fosse riappacificato con suo fratello, specialmente quando lo aiutò a fronteggiare un assalto sul ring della D-Generation X.

    Purtroppo, fu tutto un trucco. La Big Red Machine – insieme all’ex-manager di Undertaker Paul Bearer – voleva sin dall’inizio vedere l’incendio della bara che rinchiudeva all’interno suo fratello.

    Il giorno dopo la Rumble, con Kane al suo fianco, Bearer dichiarò cinicamente che dopo sei mesi di pianificazione, The Undertaker era scomparso e non sarebbe mai più tornato. I fan WWE non volevano credergli, ma avevano bisogno di un piccolo barlume di speranza. E l’avrebbero avuta la settimana successiva a RAW, quando furono mostrate le immagini di un filmato post-Rumble, durante il quale i funzionari WWE aprivano la bara carbonizzata e scoprivano che Undertaker non era al suo interno.

    Dove fosse Undertaker sarebbe rimasto un mistero nel corso delle settimane successive, durante le quali Kane scatenò la sua fame di distruzione su vari lottatori WWE, incluso Vader - il cui peso superava i 200 kg - al PPV di Febbraio No Way Out. Nel frattempo, Bearer – nel tentativo di convincere se stesso così come Kane e i fan WWE - non cessava di dire che Taker era scomparso per sempre, addirittura dando il via, durante un’edizione di RAW dell’inizio di Marzo, a dieci rintocchi di campana nel rispetto del defunto lottatore. Improvvisamente, le luci dell’arena si spensero e una campana suonò a morto per quella che sembrò un’eternità, finché una bara apparve sullo stage e un fulmine la colpì. Quando il fumo si diradò, il Deadman si alzò.

    Completamente guarito dai suoi infortuni, Undertaker informò Kane e Bearer che avrebbe dato personalmente il benvenuto a suo fratello nell’Inferno affrontandolo a Wrestlemania XIV. Il mostro mascherato fece uscire delle fiammate sullo stage per fermare l’avanzata di suo fratello verso il ring, ma senza risultato. Dopo aver attraversato le fiamme, The Deadman ringhiò: ”Camminerò attraverso le fiamme dell’Inferno per affrontare te, Kane!”

    Sostenendo di essere il demone che avrebbe portato Kane alla dannazione eterna, Undertaker continuò con i suoi giochi di mente man mano che Wrestlemania si avvicinava. Una settimana compariva di fronte a suo fratello, poi spariva; un’altra settimana, dichiarava con rabbia a suo fratello dalla cima del titantron di RAW: ”Ti attaccherò con rabbia e furiosa vendetta.” Evocò un fulmine e lo direzionò sullo stage incenerendo immediatamente una bara contenente un manichino di Kane: “L’unica cosa che ora tu puoi fare è… restare… in… pace!”

    Negli ultimi giorni prima di Wrestlemania, Undertaker visitò la tomba dei genitori per fargli una richiesta. “Perdonatemi per il peccato che sto per commentare,” gli disse ”ma è un qualcosa che deve essere fatto. Alla fine, spero solamente che tutti insieme, come un’unica entità, possiamo riposare in pace… ed essere di nuovo una famiglia. E se questo non è il caso, io solo rispetterò la mia penitenza, brucerò nella mia dannazione, guarderò il mio destino negli occhi e andrò dove mi accompagnerà la Morte!”

    Nel frattempo, un nervoso Paul Bearer ordinò a Kane di utilizzare i propri poteri supernaturali – lampi per colpire gli apparecchi di illuminazione dell’arena, una palla di fuoco vicino al tavolo dei commentatori e un incendio che avvolse un addetto WWE. Incolpando Undertaker della sofferenza di Kane negli ultimi venti anni e dell’incendio che aveva ucciso i suoi genitori, il custode della cripta promise ad Undertaker che, a Wrestlemania XIV, avrebbe attraversato un inferno da cui non poteva uscire vivo.

    The Deadman conquistò la vittoria a Wrestlemania dopo aver colpito Kane con tre Tombstone Piledriver. Comunque, la guerra tra i due fratelli fu lontana dall’essere terminata. Dopo molte battaglie epiche (incluso un rematch – vinto ancora dal Phenom – a Wrestlemania XX), i due erano riusciti a coesistere e, occasionalmente, si allearono tra loro. Ma nel 1998, la 3° Road to Wrestlemania più aspra è stata una riunione di famiglia davvero terribile.



    #2. Rock of Ages



    Un ring. Due icone. Tre piccole parole: “Sì… o no?”

    Era il 18 Febbraio 2002 ed erano passate meno di 24 ore dall’invasione nella World Wrestling Entertainment di “Hollywood” Hogan e del velenoso New World Order in quel di No Way Out. A RAW, Hogan ricordò con affetto i giorni in cui era l’Immortale Hulkster… poi disse ai fan di allora che ora potevano baciare il culo della più grande icona dello sport-entertainment.

    A quel punto intervenne The Brahma Bull, che ricordò con rabbia a Hogan i giorni in cui i fan lo amavano e credevano in lui. Tuttavia, “dopo anni e anni di vitamine, preghiere e magliette strappate, i fan WWE corsero verso il wc, si abbassarono i pantaloni e spararono merda ogni volta che aprivi bocca!”. Dopo avergli dato il merito di aver partecipato a molti indimenticabili main event di Wrestlemania, The Rock fece a Hogan LA domanda: “Che ne diresti di partecipare ad un’altra Wrestlemania, affrontando The Rock?”

    Ma Hogan non riteneva The Rock degno di una sua risposta. A quel punto, stimolando il leader della nWo ad affrontarlo in un match che avrebbe decretato il migliore della storia della WWE, non gli diede scelta e gli chiese: “Sì… o no?”

    “Sì.” Hogan finalmente rispose. E aggiunse: ”Sarà un piacere per me romperti il culo a Wrestlemania!” Il pubblico di RAW esplose in un boato quando i due si strinsero la mano, e a quel punto Hogan si tirò vicino The Rock e gli disse: ”Buona fortuna, perché ne avrai bisogno!” Hogan stava per rompere la stretta di mano, ma Rocky non lasciò la presa e gli rispose: ”Non quanto te… fratello!”… e stese il leader della nWo con una Rock Bottom.

    Da allora, tutto andò per il peggio.

    Come un branco di lupi rabbiosi, gli alleati di Hogan Nash e Hall assalirono The Great One vicino all’ingresso sullo stage di RAW. Incapace di difendersi dalle cinturate di Hogan o dalla martellata sul retro del proprio cranio, fu necessario trasportare The Rock su un’ambulanza dall’arena all’ospedale. Ma proprio quando l’ambulanza stava per lasciare l’arena, la nWo si rese protagonista di un episodio che accese ancora di più la rivalità. A bordo di un camion, Hogan guidò più volte l’impianto di perforazione verso (e oltre) l’ambulanza. Con l’ambulanza ridotta a un relitto irriconoscibile, i fan WWE si chiedevano se il dream match di Wrestlemania non rimanesse effettivamente un sogno.

    Minacciati di gravi azioni legali per l’incidente causato, la settimana successiva, a RAW, i membri della nWo si dovettero a malincuore scusare pubblicamente per ciò che avevano fatto. Ma dopo aver fatto ciò, Hogan disse a The Rock “che non si sarebbe scusato per ciò che gli avrebbe fatto a Wrestlemania”. Più tardi, ebbe un confronto con The Brahma Bull (in realtà era un cartone a grandezza naturale) nello spogliatoio e gli disse che ”leggende come il sottoscritto non crescono sugli alberi e che, a Wrestlemania, avrebbe scoperto la differenza tra una leggenda e chi vuole esserla, fratello”.

    Due settimane dopo l’incidente, The Rock tornò a RAW e sfidò “lo stanco e egoista figlio di buona donna” a finirlo quella stessa notte. Hogan rifiutò la sfida, dicendo che non voleva sentire scuse quando avrebbe battuto The Rock, per cui offrì Scott Hall come suo sostituto. Combattendo con le costole fortemente doloranti, Rocky si dimostrò all’altezza della sfida, finché Hall e i suoi compagni lo attaccarono per l’ennesima volta. Quando sembrava che The Great One fosse destinato a un altro viaggio in ospedale, Stone Cold – il quale aveva problemi con la nWo – corse sul ring e ruppe il sedere a quelli della nWo.

    A quel punto, uscì sullo stage un annoiato Mr. McMahon, il quale aveva assunto la nWo per distruggere definitivamente una WWE rese “malata” dall’allora co-proprietario Ric Flair. Ordinò a Austin e The Rock di affrontare il trio della nWo la settimana successiva in un Handicap Match, descrivendo tale match come un pre-festeggiamento di Wrestlemania. Così come aveva fatto tante volte nella sua carriera in WWE, Hogan scioccò il mondo schierando The Rock dopo averlo colpito con il Big Boot e il Legdrop.

    Con un Hogan carico dopo la vittoria, i due contendenti si incontrarono a Smackdown, tre giorni prima del “Icon vs. Icon” match di Wrestlemania. Sorprendentemente, Hogan riconobbe a The Rock che era migliore di tutti gli avversari che avevano minacciato di uccidere la Hulkamania in passato; come loro, però, sarebbe caduto a Wrestlemania e “avrebbe capito che era normale… comune… proprio come tutti gli altri.”

    The People’s Champ ebbe una sola risposta per il suo leggendario avversario: “The Rock metterà la parola fine alla tua leggenda e passerà alla storia come il migliore in assoluto. Ma fino ad allora, The Rock prenderà le sue vitamine. E se fossi in te, direi le mie preghiere. If you smell… what The Rock… is cooking.”

    Più di 68.000 persone riempirono l’arena per assistere all’attesissimo match di Wrestlemania. Dopo un incontro molto combattuto, The Rock trionfò, anche se Hogan conquistò un altro tipo di vittoria. Capì che i tifosi, in realtà, non l’avevano mai abbandonato. Perciò abbandonò l’abito bianco e nero per tornare al tradizionale abito giallo e rosso, ritornando a essere Hulk Hogan. E al capolinea della 2° Road to Wrestlemania più aspra, la Hulkamania era viva e vegeta.


    #1. The Big One

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    C’era una volta un gigante di nome Andre, alto più di 2,20 metri e pesante 250 kg. All’interno del ring, innumerevoli avversari erano stati stesi dai suoi colpi. Nonostante fosse imbattuto in WWE da più di quindici anni, Andre non aveva mai utilizzato la sua stazza per conquistare o dominare. La sua era l’anima di un gigante buono, amato da milioni di fan in tutto il mondo e dai suoi colleghi, tra cui il migliore amico, il campione WWE Hulk Hogan.

    Ma nel Gennaio 1987, ad Andre successe qualcosa. Divenne volgare, cattivo… e piccolo.

    Quando Hogan ricevette il premio che commemorava il terzo anno consecutivo del suo regno da campione WWE, Andre si comportò in modo strano congratulandosi con lui con una ruvida stretta di mano. Ma Hogan non ci fece caso. Ma non potette ignorare ciò che successe la settimana successiva: mentre si congratulava con Andre per aver ricevuto il premio che commemorava la sua imbattibilità da quindici anni in WWE riconoscendolo come “il vero campione in tutto il mondo”, Andre sorprese tutti distruggendo il premio e andandosene prima che Hogan finisse di parlare.

    Il commentatore WWE Jesse “Body” Ventura capì immediatamente che qualcosa non andava: non era lo stesso gigante che tre anni prima aveva celebrato la vittoria del titolo da parte del suo migliore amico versandogli per gioco dello champagne sulla testa. Verso gli inizi di febbraio, Hogan decise di chiarirsi con Andre al Piper’s Pit… e il gigante fu accompagnato dalla causa della fine della loro amicizia.

    Una serpe aveva costretto Andre a desiderare il titolo WWE. Anzi, non era un serpe – era una donnola di nome Bobby Heenan.

    Vedendo il suo amico con Heenan, un Hogan distrutto e incapace addirittura di guardare il suo amico negli occhi, pregò Andre di pensare con chi si era schierato. Ma Andre non prestò attenzione alle parole di Hogan: “Hogan, sono qui per un motivo: sfidarti a un match valido per il titolo mondiale a Wrestlemania”. Vedendo che Hogan non elaborava appieno le parole del gigante, Heenan disse: “Non ci credi? Forse crederai a questo, Hogan!” e ordinò a Andre di strappare la maglietta di Hogan e la croce d’oro incatenata al suo petto. Appena il gigante e la donnola uscirono dal set, un Hogan distrutto si piegò sulle proprie ginocchia, aggrappandosi inutilmente ai resti della maglietta strappata e della catena spezzata .

    Ironia della sorte, l’uomo che aiutò Hogan a risollevarsi fu lo stesso che in passato aveva tentato più volte di buttarlo giù – “Rowdy” Roddy Piper. Invitandolo di nuovo al Piper’s Pit, Hot Rod lo costrinse ad accettare ciò che l’Ottava Meraviglia del Mondo era diventato e gli chiese se accettava la sfida del gigante. Hogan enfaticamente esclamò “Sì”, mandando in delirio gli Hulkamaniacs.

    Alla firma del contratto tenutasi verso la fine di Febbraio, Heenan e Andre si sedettero di fonte a un Hulk Hogan molto diverso. Prima della firma, Heenan chiese al presidente WWE Jack Tunney di progettare una nuova e più grande cintura per essere indossata da “un grande uomo”, non da un normale essere umano come Hogan. Quando firmò il contratto, il campione disse a Andre che gli avrebbe dato un’opportunità titolata anche se glielo avesse semplicemente chiesto. Invece “aveva strappato il cuore e l’anima di tutti gli Hulksters.”

    Pieno di fiducia, lo sfidante avvertì Hogan che non gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva sul ring “e credimi, a Wrestlemania III ti insegnerò l’ultima lezione.” Due settimane prima del più grande main event della storia di Wrestlemania, Andre diede a Hogan un assaggio della lezione che lo aspettava. Durante la Battle Royal a 20 uomini del Saturday Night’s Main Event, colpì il cranio di Hogan con una testata e lo eliminò dalla contesa gettandolo oltre la terza corda. Una successiva alleanza di otto atleti impedì a Andre di vincere la contesa, ma Andre aveva raggiunto il suo scopo. Aveva messo in serio dubbio le possibilità che Hogan uscisse vincitore dal main event di Wrestlemania.

    Il 29 Marzo 1987 Hulk Hogan non dubitava delle proprie possibilità, a differenza dei 93.173 spettatori che riempivano il Silverdome; infatti, era più interessato ai migliaia di fan che erano fuori dallo stadio: “Quando metterò le mie mani sul grande e cattivo gigante, cosa penseranno quando Andre cadrà al tappeto, si sentirà la furia della Hulkamania e si scuoterà il mondo intero ai mie piedi?!”

    “La Hulkamania è morta. La Hulkamania è finita” proclamò Bobby Heenan, il quale indicò il gigante che non aveva mai perso un match WWE in quindici anni. “Nessuno può sconfiggere questo uomo. Nemmeno può andarci vicino a sconfiggerlo… Hogan, hai trascorso tre buoni anni. Ma ora è tutto finito. Andre diventerà il nuovo campione WWE.”

    Come dice il detto, “L’orgoglio se ne va prima di una caduta”. Beh, a Wrestlemania III, Andre The Giant deve essere stato un uomo molto orgoglioso, perché un vittorioso Hulk Hogan lo avrebbe reso protagonista di una delle cadute più dure mai subite – l’ormai leggendaria “caduta che ha scosso il mondo”. Più importante di come Andre sia caduto al tappeto quella sera è stato il come questa caduta abbia elevato la Hulkamania – e Wrestlemania – a livelli mai toccati prima. Per questo e solo questo, rappresenta IL punto guida dello sports-entertainement e la Road to Wrestlemania più aspra secondo WWE.com.

    Edited by darioba88 - 2/10/2014, 15:36
     
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  2. darioba88
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    Traduzione di un'articolo di WWE.com

    THE WWE'S TOP 10 MATCHES OF 2009



    Cosa rende un match indimenticabile? Per alcuni, il dramma e la suspense. Per altri, tavoli e sedie. Qualsiasi cosa sia, il WWE Universe è stato soddisfatto. Da Ladder Match che potevano costare la carriera ai contendenti a brillanti e classici match tecnici, più di mille contese si sono tenuti quest'anno nei ring WWE. Questi sono i migliori 10.

    #10: Almost famous
    #9: Game on
    #8: Golden Guru
    #7: Lights out
    #6: Stairway to hell
    #5: Opportunity shocks
    #4: Iron men
    #3: Shattered dreams
    #2: Saving face
    #1: 17-0


    #10: Almost famous

    10_mysterioziggler



    Poche superstars hanno saputo affrontare le sconfitte così come Dolph Ziggler. Per tutto il 2009, l'arrogante e giovane superstar ha avuto come obiettivo l'Intercontinental Championship e ciò l'ha portato a un rematch contro Rey Mysterio a Summerslam. Un mese prima, aveva perso contro il maestro della 619 a Night of Champions e ora era in cerca di una rivincita.
    Pronto alla sfida che lo aspettava, lo sbruffone platinato affrontò l'ex campione mondiale conoscendolo meglio e schivando i suoi attacchi, inclusa anche una 619. Alla fine, Dolph non è riuscito a detronizzare il veterano dell'high-flying, ma ha lasciato il ring in maniera più che dignitosa.





    #9: Game on

    9_cenahhh



    Nell'edizione di Monday Night Raw del 19 Ottobre, John Cena affrontò Triple H in un match deciso dal guest host Snoop Dog.
    Sei giorni dopo, The Champ avrebbe dovuto affrontare Randy Orton a Bragging Rights in un match che l'avrebbe potuto portare a lasciare lo spettacolo rosso. Sapendo che questo poteva essere l'ultimo match a RAW, Cena ha dato il meglio di sè in un match che ha fatto impazzire il WWE Universe.
    Nonostante l'intensità con cui ha affrontato il match, The Champ ha perso contro The King of Kings, ma questa non sarà l'ultima volta che questi due guerrieri si daranno battaglia.





    #8: Golden Guru

    morrisonmysterio



    Non puoi chiamarti il Guru della Grandezza senza aver fatto qualcosa di speciale. Per John Morrison, una chance per diventare grande arrivò nell'edizione di Friday Night Smackdown! del 4 Settembre, quando salì sul ring contro Rey Mysterio. Con l'Intercontinental Championship dell'eroe mascherato in palio, le due Superstars hanno messo in piedi un match pieno di mosse atletiche e volanti che ha soddisfatto il pubblico a casa e nell'arena.
    Morrison ha approfittato dell'opportunità titolata vincendo il titolo e consolidando la sua posizione di rilievo all'interno del ranking.





    #7: Lights out

    8_cenaedge



    Come puoi fermare un uomo che ha come motto "non arrendersi mai"? Questa è la domanda che ha perseguitato Edge mentre percorreva la strada che l'avrebbe portato ad affrontare John Cena in un Last Man Standing match a Backlash.
    La Rated-R Superstar era così ossiesonata dal pensiero di distruggere Cena e portargli via il World Heavyweight Championship che niente l'avrebbe potuto fermarlo finchè non avrebbe ottenuto ciò che voleva. Nonostante l'uso di sedie, scale d'acciaio e tavoli degli annunciatori, entrambe le Superstars rifutavano di perdere.
    Edge vinse il match quando Big Show interferì nella contesa e colpì Cena con una Chokeslam attraverso un faro di 7000 Watt.





    #6: Stairway to hell

    7_cmpunkjeff



    Quasi un decennio dopo aver rivoluzionato i TLC match, Jeff Hardy ritornò a combattere in questa pericolosa contesa a Summerslam, dove mise in palio il suo World Heavyweight Championship contro CM Punk. Perennemente audace, The Charismatic Enigma usò il suo corpo come un'arma, gettandosi dalla cima delle scale sul suo avversario ovunque poteva.
    Eppure, è stata questa eccessiva imprudenza che gli ha costato il match. Nelle fasi finali della contesa, Hardy salì su una scala alta più di 9 metri e si gettò sull'avversario disteso sul tavolo dei commentatori.
    L'impatto fu brutale, ma provocò danni maggiori al campione piuttosto che al suo avversario.





    #5: Opportunity shocks

    6_edge



    Nella contesa di apertura del PPV di Febbraio No Way Out, Edge perse il suo WWE Championship a favore di Triple H in un brutale Elimination Chamber. Questo svolgersi di eventi non andavano bene a The Ultimate Opportunist.
    Così, invece di aspettare un rematch titolato contro Triple H, tramò un piano. Nei momenti precedenti al main event della serata, un Elimination Chamber match con il World Heavyweight Championship di Cena in palio, Edge attaccò Kofi Kingston e prese il suo posto nella contesa. La Rated-R Superstar riuscì a cogliere l'opportunità titolata, sconfiggendo Cena, Kane, Mike Knox, Chris Jericho e Rey Mysterio e vincendo il titolo.





    #4: Iron men

    cenaorton



    Doveva finire in questo modo. Per la maggior parte del 2009, John Cena e Randy Orton hanno combattuto un'amara rivalità per il WWE Championship che ha spinto entrambi oltre i loro limiti fisici. Settimana dopo settimana queste superstars hanno combattuto uno contro l'altro, rendendo chiaro che non si sarebbero fermati finchè una delle due carriere non fosse terminata. Per porre fine a questo contrasto, un WWE Iron Man Anything Goes match fu stipulato per Bragging Rights.
    In questa brutale contesa tenutasi al Pittsuburgh's Mellon Arena, i contendenti si sono torturati tra loro finchè Cena è stato capace di ottenere l'ultimo e decisivo punto che gli ha permesso di vincere la battaglia e la guerra.





    #3: Shattered dreams

    5_jeffedge



    Ad Extreme Rules, il World Heavyweight Champion Edge e Jeff Hardy si sono dati battaglia in un brutale Ladder match - un tipo di contesa che avevano rivoluzionato dieci anni prima. Dopo un divertente scontro, The Charismatic Enigma fu capace di intrappolare Edge negli scalini della scala e acchiappare la cintura, raggiungendo l'obiettivo che inseguiva da anni.
    A quel punto, la musica di CM Punk risuonò nell'arena. The Straight Edge Superstar scelse quel momento per incassare la title shot contenuta nel suo Money In The Bank. Approfittando del dolore e della stanchezza di Hardy, Punk fu capace di sconfiggere Jeff e rubargli il titolo, dando il via a una delle rivalità più esplosive dell'anno.





    #2: Saving face

    4_jerichomysterio



    Nel 2009, Jericho ha avuto come scopo quello di umiliare Rey Mysterio. Ad Extreme Rules, Jericho strappò la maschera di Rey durante il loro match - l'insulto più grande per un wrestler mascherato.
    Il maestro della 619 sapeva che doveva difendere il suo onore, perciò a The Bash mise in palio la sua maschera contro l'Intercontinental Championship di Chris Jericho.
    Questa volta, comunque, Mysterio si era preparato. Jericho fu scioccato quando, dopo aver strappato di nuovo la maschera, vide una seconda maschera sotto. The Ultimate Underdog approfittò della confusione di Jericho vincendo il titolo e conservando la sua dignità.





    #1: 17-0



    Allo Houston's Reliant Stadium, di fronte a più di 70 mila spettatori, Undertaker e Shawn Michaels si sono dati battaglia nel più grande match del 2009, una contesa in cui due leggende hanno dato tutto ciò che potevano. Con la striscia vincente di Undertaker a Wrestlemania in palio, The Deadman e HBK hanno dato vita a una brutale contesa che ha incluso anche un momento da infarto quando Undertaker, che pesa più di 136 kg, si è lanciato oltre la terza corda su uno sfortunato cameraman.
    Alla fine, comunque, The Deadman ha connesso con una seconda e ultima Tombstone che ha seppellito Michaels e gli ha assicurato un posto nella storia WWE.

    Edited by darioba88 - 2/10/2014, 15:36
     
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  3. darioba88
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    WCW's History
    La storia della WCW


    Scritto da Alberto Rizzi



    Parte uno - Introduzione

    Se mi veniste a chiedere perché mi sono impegnato di nuovo in questa avventura un anno e qualche mese dopo quel 18-12-2003 che vide il mio ultimo pezzo pubblicato su un sito di wrestling, in quello che era stato un altro ritorno dopo un anno intero di stop, vi direi… beh, sono il solito inguaribile appassionato che per quanto lo neghi non riesce a fare a meno di scrivere della disciplina che ama e che si chiama wrestling.

    Ma ormai, volenti o nolenti, il danno è fatto e mi ritrovo di nuovo in sella a dover cercare di convincere qualcuno della bontà delle mie idee, perché è a questo che aspira alla fine chi scrive di qualcosa: e dato che, con gli anni, sono diventato anche nostalgico (oltre che sclerotico) non ho trovato di meglio che costruire un percorso guidato attraverso quella che è stata una delle due federazioni che ha indelebilmente segnato il mio essere fan: la WCW.

    Penso che molti di voi che si affacciano al wrestling ora con le telecronache di Ciccio Valenti storceranno magari il naso a sentire parlare di una sigla che, dal 2001, ha cessato di esistere: beh, vi chiedo pazienza e di seguirmi in questa ricostruzione che andrò a fare attraverso una serie di articoli che si protrarranno nel tempo. Se alla fine vi avrò convinto o quantomeno appassionato bene, altrimenti amici come prima.

    Dunque, parlavamo di ricostruzione: se vi aspettare il solito elenco asettico di date ed eventi, vi avviso che siete già fuori strada. Non ho mai avuto molta simpatia per gli schemi prefissati, quindi mi vedrete saltare di argomento in argomento, seppur con una logica. E, soprattutto, trattandosi di un percorso creato dal sottoscritto, questa serie di articoli soffrirà sicuramente di una certa parzialità nelle ricostruzioni. Quindi chi si aspetta di sentire quanto sia bello forte e umile Hulk Hogan, o quanto sia sciagurato Eric Bischoff è avvisato.

    ddpshane6592643
    Fatte queste doverose precisazioni possiamo anche iniziare: in barba a quanto vogliono farvi credere Vince Mc Mahon e combriccola, la vera World Championship Wrestling è uscita di scena con il Monday Nitro del 26 Marzo 2001, in quella che venne ribattezzata la "Night Of The Champions". Quando quella sera Shane McMahon si presentò come il nuovo padrone della WCW apostrofando il padre Vince con un "ti prenderemo di nuovo a calci in culo, come abbiamo fatto in passato", la sempiterna battaglia con l’allora WWF (oggi WWE) era in realtà già terminata con la più ignobile delle sconfitte: l’assorbimento. Lo scandalo della finta invasione alla WWF, che si risolse infatti in una bolla d'acqua e con l’unificazione delle cinture dei due marchi, non è nemmeno da considerare come WCW.

    Ma proprio da questo finale non degno di tutta la tradizione della nostra fed, voglio partire: di fronte ad un arrogante Vince McMahon e alle sue parole di sdegno "the very own fate of WCW lays in my own hands (il destino stesso della WCW giace nelle mie mani)", la WCW rispose mettendo in scena uno splendido finale in cui la forza della sua lunga storia (ricordiamoci le origini ad inizio secolo della NWA) servì a rendere meno amara questa fine. Non solo, nel giorno della sua "morte", l’organizzazione impartì ai propri rivali storici un'ultima lezione ben più importante dei ratings: la dignità.

    pillmanloose6598971
    Sarebbe stato facile uscire di scena proponendo una specie di "Carramba che sorpresa": tanti bei lacrimoni, qualche ex campione ridotto su una sedia a rotelle, un paio di video di grandi wrestler del passato scomparsi, come Brian Pillman. E invece, la WCW uscì di scena a testa alta, grazie anche soprattutto all’uomo che per anni era stato il suo volto: Ric Flair

    E, per rendervi meglio l'idea di queste sensazioni, riporto alcuni passaggi di quel promo unico ed irripetibile a livello emozionale che, da consumato artista del microfono, il Nature Boy produsse:

    "Ho per caso.......ho per caso - wooo !!! - ho per caso sentito Vince Mc Mahon dire che ha in pugno la WCW ? E' proprio quello che ha detto ?........... significa forse che avrà in pugno Jack Brisco, Dory Funk, Harley Race, The Road Warriors, Sting, Lex Luger, The Steiner Brothers, Ric Flair, Ricky Stemboat ? Significa che avrà tutti noi nella sua piccola mano ?........ Non penso !!"

    "Sapete, oggi a mezzogiorno qualcuno mi ha chiamato. Qualcuno molto speciale per me, e mi ha detto: < Non andare a quello show, stasera, sapendo che è l'ultima volta che sarai su TNT o su TBS >. Ed ha aggiunto:< non andare sul ring piangendo, o dicendo che sei dispiaciuto perchè è tutto finito >.GIAMMAI !! Perchè non sono affatto dispiaciuto !! Sono stato 15 volte campione, un grandissimo campione aggiungerei, per la più grande federazione del mondo. Con essa siamo riusciti a non essere da meno a nessun'altra organizzazione di lotta. Di cosa dovrei vergognarmi ?"

    "Noi (i wrestler n.d.r.) eravamo la WCW. Vivevano di essa, la respriravamo e versavamo per lei il nostro sudore. Abbiamo pagato spesso amaramente per cercare di primeggiare. [...] uscivamo fuori a combattere tutte le sere, cercando di dare il nostro meglio, e tu (Vince Mc Mahon) ora non puoi tenerci in pugno e decidere quello che è giusto o sbagliato per il nostro futuro. Quando è stata l'ultima volta che hai combattuto su un ring per più di un'ora, o sei stato sulla strada e lontano dalla tua famiglia per più di un mese ? E dov'eri tu quando noi (WCW) lo facevamo ?" Quindi te lo ripeto: "non puoi controllare il nostro futuro".

    In queste poche parole è riassunto il valore della WCW per la storia del wrestling: l'orgoglio del passato, i sintomi di quello che sarebbe stato il futuro. E, a simbolo assoluto di tutto questo, l’ultimo match di quella serata tra Ric Flair stesso e il leggendario Sting, chiusosi con il caloroso abbraccio con cui i due mettevano fine ad una feud di 11 anni (1990-2001) che tra alti e bassi aveva lasciato un'impronta indelebile.

    E proprio da qui ripartiremo col prossimo articolo, parlando di quel Ric Flair e del suo burrascoso rapporto di odio-amore con la fed che (nel bene o nel male) ha finito con l’essere uno dei principali aspetti in cui si imbatte chiunque aspiri a parlare della World Championship Wrestling.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:27
     
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  4. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi

    Parte due - Ric Flair, volto della WCW

    Come promesso, eccoci all’inizio del percorso che ci guiderà attraverso una ricostruzione storica degli aspetti che hanno reso grande la World Championship Wrestling. L’abbiamo già anticipato, e comunque ve lo riconfermo: un’analisi che si voglia definire seria di questa realtà, non può non partire dall’uomo che per tantissimi anni ha voluto dire WCW, persino quando era a combattere altrove: Richard Morgan Flehir, meglio noto come *** whooo !! *** Ric Flair.

    Alcuni potrebbero obbiettare che il “Nature Boy” non è stato fedele alla causa così come lo è stato Sting: del resto, dalla tarda estate del 1991 al gennaio del 1993 Flair è stato in WWE. Sting invece è sempre rimasto in WCW. Non solo: quando Flair lasciò nel 1991, se ne andò da campione mondiale e lasciandosi dietro una scia di polemiche e rancori inaudita. Al contrario, nonostante qualche dissapore di comunque piccola entità, Sting è sempre rimasto un Franchise player.

    E allora perché lui è universalmente associato alla WCW ? Le spiegazioni sono tante, diverse e difficili da sintetizzare in un breve editoriale. Cercherò comunque di fare del mio meglio…

    1) Pensiamo innanzitutto a cosa l’ha anche costretto a fare chi si occupava della promozione degli show della World Championship Wrestling: negli anni abbiamo infatti visto Ric Flair nei panni di un egocentrico malato di potere, di un parzialissimo WCW Commissioner, di un padre snaturato, di un presidente completamente rimbambito, di un paziente psichiatrico e addirittura solo in boxer e calzini dentro al ring. E secondo voi Flair ha reagito a queste che possiamo tranquillamente definire “cazzate” in modo poco professionale ? No ! Ha dato il meglio di se anche in queste circostanze, andando a nozze coi fichi secchi e cavando fuori anche da queste cose storyline piacevoli ed interessanti. Pensiamo invece a Sting, sempre portato in palmo di mano ed avvolto nella bambagia… l’eroe senza macchia, lo spettro tenebroso che minaccia i nemici dipinti come nel film “Il Corvo”.Ovvio che la folla si affezionasse a lui, ma meno che lo facesse al Flair arteriosclerotico dipinto in alcuni frangenti. Eppure Ric ci è riuscito, e io penso che il pubblico apprezzi di più chi riesce ad uscire dal fango con le sue sole mani che chi è messo sul trono senza fare fatica.

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    2) L’umiltà nel fare il tappabuchi nonostante il suo status di leggenda: una caratteristica che è molto più apprezzata dell’egoismo dei vari Warrior, Hogan e compagnia bella. Facciamo una breve ricostruzione di questo aspetto. Ric Flair lascia la WCW nel 1991, e si trasferisce alla WWF. Quando torna nel 1993, la federazione lo mette subito over in un match con Vader per il titolo a Starrcade. Questo nonostante la burrascosa fine del "matrimonio" due anni prima, dato che Sid Vicious aveva dato di matto lasciando la WCW in braghe di tela per il match più importante dell’anno. Qualche mese dopo, nell'aprile 1994, Spring Stampede fa il suo debutto in PPV: e la WCW, si affida di nuovo a Ric, e al suo grandissimo rivale Ricky Steamboat, per il main event della serata. Arriva Hogan, e Flair viene messo da parte: passa un anno, ed Hulkamania è già in declino. Dopo il papocchio dell'Havoc 1995 (Hulk Hogan non perde pulito ma solo per squalifica, però perde la cintura che non viene comunque data neanche a The Giant) riecco spuntare fuori il Nature Boy per dare stabilità al titolo. Accantonato di nuovo Ric per l’arrivo dell’NWO, a porre definitivamente fine alla fazione ribelle arriva, il 14 Marzo 1999, il solito Flair. Non parliamo poi delle sconfitte ai danni di gente che aveva bisogno di credibilità per lanciarsi in alto. Nel 1999 è guerra aperta tra Buff Bagwell e Roddy Piper. Per cementare le credenziali di Bagwell contro lo scozzese, il Nature Boy si immola per spingere in alto il giovane virgulto. Tralascio di proposito la raffica di sconfitte pulite con Hogan tra Bash At The Beach 94 e Halloween Havoc 94 senza ricevere nulla in cambio.

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    3) L’intensità di Ric Flair quando parlava della WCW, il suo carisma magnetico nel sostenerla anche di fronte alla triste evidenza di un’organizzazione allo sbando… quanti wrestler sarebbero stati capaci di fare altrettanto in un ambiente non certo facile ? Cito due esempi. Nel 1998, Ric Flair è di nuovo in rotta con la WCW e soprattutto con Eric Bischoff. Si svolge il PPV WWF Unforgiven, non distante dalla città natale di Flair. Durante il segmento che vede protagonista Jeff Jarrett nel ruolo di perpetratore di soprusi imbarazzanti, l'intero pubblico si mette a gridare "We want Flair !!", costringendo lo stesso Jarrett a riconoscere la situazione ed a gridare "I want him, too !!". Aggiungo che, tra l’altro, Ric stesso ebbe l’idea di apparire allo show per rompere con la sua fed definitivamente ma poi ci ripensò per senso di lealtà alla WCW. Qualche mese dopo, di ritorno dopo aver ripianato i dissidi, il riconoscimento che ricevette alla Nitro di Greensville fu quasi imbarazzante per la sua lunghezza ed intensità. Lo stesso Ric si commosse nel sentirlo. E quando nello stesso anno, alla Nitro di Baltimore successiva a Starrcade, sconfisse Eric Biscoff divenendo presidente della WCW, tutto il roster salì sul ring tributando insieme al pubblico una ben meritata standing ovation al vincente. Episodi intensi che lasciano certo il segno nell’immaginario collettivo ! Insomma, la folla percepiva l’ amore del Nature Boy per la sua fed e quindi lo identificava con essa.

    Quindi, proprio per rispetto a questo voler mettere over la fed da parte del Nature Boy, nel prossimo numero andremo a parlare di quello che (a mio dire) assieme ai cruiser è sempre stato il fiore all’occhiello della WCW: la divisione tag team.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:28
     
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  5. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi

    Parte tre - I tag team della WCW

    Basterebbe poco per essere impietosi con questo editoriale che, come promesso, parlerà dei tag team della WCW. La supremazia in questo campo della federazione di Atlanta ora scomparsa è quasi imbarazzante. E pensate che , per renderla un po’ meno evidente ho preso gli ultimi 3 anni di vita della World Championship Wrestling (1998-2001) quando già team come Doom – Sting & Lex Luger – Steve Austin & Brian Pillman – Nasty Boys – Cactus Jack & Kevin Sullivan erano ormai storia e l’organizzazione era già in difficoltà. Ma passiamo a questa analisi per capire come spesso, nella grandezza del passato, si nasconda la risposta alla miseria del presente: vero WWE ?

    Se guardiamo ai tag team titles di Smackdown, notiamo subito che dall’inizio ad oggi 21 wrestler (Chris Benoit, Kurt Angle, Edge, Rey Misterio, Chavo e Eddie Guerrero, Shelton Benjamin, Charlie Haas, Yoshihiro Tajiri Doug Basham, Danny Basham, Rikishi, Scotty 2 Hotty, Rico D-Von Dudley, Bubba Ray Dudley, Billy Kidman, Paul London, Rene Dupree, Kenzo Suzuki, Rob Van Dam) hanno detenuto quelle cinture almeno una volta.

    A Raw, negli ultimi 3 anni invece, si sono succeduti in 19 (Tazz, Spike Dudley, Billy Gunn, Chuck Palumbo, Hulk Hogan, Lance Storm, Christian, Kane, Hurricane Helms, Chris Jericho, Booker T, Goldust, William Regal, Sean Morley, Sylvain Grenier, Rob Conway, Ric Flair, Batista, Eugene) se non consideriamo però quelli che poi hanno vinto il titolo anche a Smackdown. Altrimenti saliamo addirittura a 28, considerando appunto i 9 che hanno vinto cinture di coppia da ambo le parti.

    Balza subito all’occhio dunque i troppi wrestler (40 senza considerare i doppi vincitori, altrimenti siamo a 49) che hanno tenuto le cinture: ma fosse solo questo il dato, sarebbe la cosa meno allarmante. Ciò che invece fa senso e come queste coppie sono state messe assieme: Tazz & Spike Dudley hanno vinto il titolo e poi sono spariti, dato che la WWE non sapeva cosa fare di loro in singolo. Stessa sorte per gente come Rene Dupree, Charlie Haas, Rico, Rikishi, Sean Morley, Lance Storm, Chuck Palumbo, Kenzo Suzuki, Goldust, Hurricane Helms. Addirittura, di questo elenco, molti sono stati poi licenziati dalla stessa fed perché di scarso interesse

    Guardiamo invece alla WCW: dal 1998 al 2001 hanno detenuto il titolo gente come Kevin Nash, Scott Steiner, The Giant, Diamond Dallas Page e Sting che avrebbero poi vinto (o avevano già vinto) il titolo assoluto. Calibri come Scott Hall e Chris Benoit che avrebbero poi vinto il titolo U.S. Già qua andiamo ad assegnare l’ 1-0 alla World Championship Wrestling.

    La cosa si fa anche peggiore se consideriamo perché alcune coppie sono andate a vincere il titolo:

    Chris Benoit & Kurt Angle non potevano vedersi, ed infatti appena perso le cinture hanno iniziato un feud. Rene Dupree & Kenzo Suzuki, che da singoli non riuscivano a calamitare il pubblico, hanno fondato un consorzio scoppiato subito appena perse le cinture. Rikishi & Rico hanno vinto i titoli nel bel mezzo di una storyline a tematica omosessuale con Billy & Chuck. Sean Morley è diventato campione di coppia senza mai vincere il titolo sul ring ma per un magheggio di Eric Bischoff. Rob Van Dam, Kane e Charlie Haas, troppo bravi per essere veri, sono stati relegati alla divisone tag in quanto a corto di idee su come utilizzarli. Batista e Ric Flair sono diventati campioni solo per dare più lustro alla già forte Evolution. Guardiamo invece a come la WCW ha fatto accadere i suoi regni e vedremo che, dal 1998 al 2001, un filo logico lega tutti i campioni che si sono succeduti. Gli Outsiders sono in feud con gli Steiners e si scambiano i titoli con loro per un po’ di tempo: gli Steiners falliscono, ed allora si forma la strana coppia Sting/Giant per fermare le angherie di Nash & Hall. I due vincono i titoli, ma perché Hall tradisce Nash: nel mentre, però, anche Giant passa all’NWO ed abbiamo così una coppia di campioni divisa. Sting batte The Giant e guadagna il diritto di scegliersi un nuovo tag team partner in Kevin Nash. Ma The Giant e Scott Hall, ora dalla stessa parte, danno l’assalto alla nuova coppia creatasi mischiando le carte delle precedenti che si erano affrontate. I due perdono da Rick Steiner, che però infortunato deve rendere vacanti i titoli. Caos totale od anarchia? No, assolutamente. Due ex 4 Horsemen ribelli, Barry Windham e Curt Hennig, battono due 4 Horsemen in un torneo per i titoli vacanti. Gli Horsemen però si prendono la loro vendetta battendoli più tardi. E via così, ogni cambio ha una sua logica e vede una regolarità nelle successioni. E, con questo, siamo al 2-0 per la WCW.

    Il colpo di grazia lo assesta il considerare le coppie di specialisti che hanno preso le cinture a parte i big citati prima: la WWE cala sul campo i Dudley Boyz, i Basham Brothers, La Resistance, Billy & Chuck, Haas & Benjamin. Risponde la WCW con i Kronik, gli Harlem Heat, gli Steiner Brothers, Mark Jindark & Sean O’Haire, The New Jersey Triad (Kanyon & Bam Bam Bigelow). E consideriamo che lascio fuori gli Outsiders e gli Horsemen perché conteggiati sopra tra quelli che poi hanno vinto cinture di singolo. Se andassimo a mettere di fronte queste squadre, eccezion fatta per Haas & Benjamin, la WWE verrebbe spazzata via in 10 secondi.

    Del resto, e per oggi chiudiamo qua, mi preme sottolineare come la WWE abbia trattato il tag team più potente assemblato negli ultimi anni: i Kronik. Questa coppia avrebbe potuto rivaleggiare tranquillamente con i Brothers of Destruction ed invece (dopo un match) è stata rispedita a casa.

    Al contrario, in WCW, la coppia si era talmente imposta da guadagnarsi il main event di un PPV (Halloween Havoc 2000) addirittura contro il possente Goldberg.

    Ho detto Goldberg? Si, nel prossimo numero parleremo di lui.
     
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  6. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Quattro - Bill Goldberg

    Si può parlare di eroi nella WCW ? Ad Atlanta sono passati i Lex Luger, i Dusty Rhodes, gli Harley Race… eppure a loro mancava qualcosa. No, dobbiamo andare in tempi più recenti… magari nel 1997, quando la World Championship Wrestling iniziò a creare un personaggio fuori dai tempi moderni, persino scomodo sotto certi punti di vista: Bill Goldberg.

    goldberg
    Perché ho descritto Da Man in quel modo ? Ora inizio a spiegarvelo: innanzitutto, Goldberg non ha mai avuto bisogno di un microfono o di una storyline elaborata per riscuotere successo: così come Stone Cold Steve Austin, l'ex Atlanta Falcons era quello che era. Nessuna pretesa, ma solo quell'approccio in your face che parla da solo. La sua gimmick in WCW era una non gimmick, visto che Goldberg era Goldberg, non un "Hearthbreak Kid", un "Real American" o un "Y2J".

    Come The Rock invece, egli portava la folla in uno stato di elevata eccitazione solo con la sua presenza senza ricorrere ad ingressi elaborati o a vignette di presentazione del personaggio.

    Ma in più aveva l'agilità e le doti atletiche per fare un grande match (chiedete al People’s Champ di fare un suplex a Big Show se non ci credete) oltre al fatto di andare over (appunto) facendo parlare il suo wrestling e non le sue interviste.

    Ma questo non basta certo per portarlo allo status di eroe: dobbiamo invece pensare al comune adagio tuttora in vigore: molti atleti, così come molte rockstar e diversi attori, sono role-models: e Goldberg abbraccia alla perfezione questa categoria. I valori proposti da Bill saranno anche quasi da medioevo, ma sono così assenti nel wrestling moderno che evidentemente in molti ne sentivano la mancanza: nell'ex WCW Champion si può quasi vedere la figura del soldato spartano che combatte per la giusta causa sino alla morte, insomma quel "good guy" che nel wrestling moderno non esiste più (essendo stato rimpiazzato dai "cool face" alla Eddie Guerrero, che mischiano il loro essere dalla parte dei buoni con trucchi da heel). Simboleggia questo suo spirito, ad esempio, il segmento in cui insegue l’NWO fino al parcheggio dell’arena e fracassa un vetro della limosuine dei cattivi a mani nude.

    Ma, per fare un eroe, ci vogliono anche i trionfi sul campo: ed allora eccoveli tutti. Se, per disgrazia, la carriera di Goldberg fosse finita con la fine della WCW, Da Man avrebbe ottenuto in quattro anni quello che altra gente ha ottenuto in decenni di lavoro. In molti fanno spesso riferimento alla lista di coloro che hanno vinto il titolo del mondo sia nella WWF che in WCW. Ma in pochi si ricordano che esiste un’altra lista piuttosto esclusiva: quella dei wrestler che hanno vinto i due major title di una federazione contemporaneamente: ricordo ad esempio The Ultimate Warrior, che da WWF I.C. Champion sconfisse Hulk Hogan per il titolo del mondo.

    Anche Da Man ci riuscì in WCW, addirittura ripetendo l'exploit due volte: la prima, battendo Hogan per il WCW Title mentre era U.S. Champion, la seconda vincendo i due titoli addirittura nella stessa serata battendo Sid Vicious per lo U.S. Title e Sting per il World Title ad Halloween Havoc 1999 (anche se la seconda vittoria fu annullata la sera dopo, in quanto il match con Sting non era stato ufficialmente sanzionato dalla commissione atletica della World Championship Wrestling).

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    C’è qualcosa però, a detta di molti, che non ha funzionato completamente con Goldberg nella sua permanenza in WCW: parlo del suo turn heel a Great American Bash 2000. Ed invece, rianalizzando bene la situazione, Goldberg mantenne sempre una linea di condotta coerente. O completamente da una parte, o completamente dall'altra, come lo stesso ex giocatore di football ammise al WCW Magazine uscito in quel periodo di preferire. E il periodo del "sadico Bill" non fu così disastroso come molti critici si affannano a dire. Pensate a quando, durante una Nitro, distrusse Jim Duggan facendogli sgorgare sangue dalla bocca. O a quando fracassò Hogan su un tavolo di legno mandandolo in mille pezzi. O, di nuovo, quando fece licenziare Scott Hall strappando il suo contratto sotto la faccia del di lui grande amico Kevin Nash (Bash At The Beach 2000). Non solo, io sono del parere che i 3 mesi da heel ci restituirono un Goldberg ancora più forte come face: infatti, terminato il suo periodo tra le forze del male, Bill venne costretto da colui che simboleggiava il cattivo – Vince Russo – a ripetere la stessa scia di successi che l’aveva portato all’inizio a vincere il titolo assoluto. Se non ci fosse riuscito, avrebbe dovuto abbandonare il wrestling. Come sarebbe dovuta andare questa nuova sfida non lo sapremo mai, dato che la WCW fallì prima della realizzazione di questa intricata vicenda, ma di certo sappiamo che l’eroe senza paura avrebbe dato parecchio filo da torcere a Vince Russo.

    Vince Russo? Già, penso che la prossima volta si parlerà di lui.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:28
     
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  7. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Cinque - Vince Russo

    russo1
    Nome e Cognome: Vince Russo
    Luogo di nascita: New York
    Altezza: 6' 2"
    Peso: 215 lbs.
    Entrance theme: Iron Man dei Black Sabbath

    Da questi pochi dati potrete già capire come Vince Russo non passerà certo alla storia come un grande wrestler (alto 1 metro e 88 circa e sui 90 kg, come documenta la pancetta che mise in mostra a Fall Brawl quando interferì nel match tra Scott Steiner e Goldberg).
    Eppure il suo nome, in un modo o nell’altro, finisce sempre in mezzo quando si parla di WCW. Sono in molti, infatti, ad accreditargli il ritorno in auge della WWF dopo la quasi bancarotta causatogli dalla storyline dell’NWO: un numero che si è poi assottigliato visto quello che è ritenuto un fallimento, ossia proprio l'esperienza da direttore artistico in World Championship Wrestling. Ma siamo sicuri che fosse solo colpa sua? Del resto, la WCW dei "Power That Be" aveva guadagnato nei primi 3 mesi mezzo punto nei rating, e anche la versione New Blood vs. Millionaries’ Club reggeva bene fino all'infausta notte di Bash At The Beach Bash 2000, quando diverse decisioni prese portarono di nuovo verso la rovina. Insomma, l'esperienza in WCW che ha poi finito col mettere in dubbio le reali capacità creative dello scrittore Vince Russo, fu davvero così fallimentare ?

    Ma partiamo proprio dal trambusto che accade quella lontana domenica di quasi 5 anni fa: al PPV è in programma un WCW Championship match tra lo sfidante Hulk Hogan ed il campione in carica Jeff "The Chosen One" Jarrett. Al momento di disputare il match, lasciato insolitamente a metà card e non alla fine pur essendo valido per il titolo, Hulk Hogan schiena Jeff Jarrett il quale si butta semplicemente al tappeto senza portare alcuna mossa offensiva. In un clima surreale dovuto a questi inaspettati avvenimenti, Hogan lascia il ring con la cintura e Jeff Jarrett se ne esce proprio con Vince Russo. Dopo alcuni minuti, lo stesso Russo si ripresenta sul ring e rilascia una pesantissima dichiarazione su Hogan, licenziandolo in tronco e rendendo la cintura in possesso di quest'ultimo come decaduta e non più valida. Più tardi nello show, nel nuovo main event, Booker T batte Jarrett e diventa il campione del mondo della federazione.

    Ma perché si era arrivati a questo punto, a questi estremismi ? La situazione in quel periodo, non era certa rosea: uno dei problemi più grossi della WCW di allora era il fatto che la gente non voleva più dare una chance alla federazione dopo 2 anni di squallori in serie causati dalla fine dell’era NWO. Era come un riflesso condizionato: WCW = schifo. E invece Russo stava cambiando il prodotto, il problema era che la gente ed i critici non se ne volevano accorgere. Non solo, l’aspettativa per il passaggio di Russo dalla WWE alla WCW era altissima: “arriva lui, e la federazione si risolleverà subito”. E, questo “subito”, non ha certo giovato al suo lavoro di direttore artistico: la gente non diede peso a certi dati, che tutti possono tuttora controllare: nell'ultimo show prima dell'arrivo di Vince Russo, il Bret Hart/Chris Benoit - Kansas City show, i ratings erano attorno al 2.8.

    newerah
    Tre mesi più tardi, in Gennaio, l'ultimo show fatto prima del suo primo allontanamento segnava un 3.4. A mio modesto parere, passare da 2.8 a 3.4 in tre mesi era un risultato al di sopra di ogni aspettativa. Il successo non stava arrivando perchè Vince Russo era alla WCW, ma perchè non era più alla WWE. Per i 3/4 mesi successivi al suo repentino abbandono Vince Mc Mahon rimase senza idee precise e la WCW ne stava approfittando. Ma i direttori della World Championship Wrestling erano spaventati per una crescita dei ratings a loro dire troppo lenta, e le invidie e le politiche del backstage presero così il sopravvento. Russo venne allontanato e, quando ritornò 3 mesi dopo, non solo dovette ricominciare da capo… ma da un livello ancora più basso causato dalla gestione che lo aveva sostituito, e senza gente come Eddie Guerrero – Chris Benoit e Dean Malenko.

    Questo probabilmente fu la causa che portò la seconda gestione Russo a cadere: con ratings disastrosi e privato di diverse stelle, Russo decise di accelerare le cose. Venne scelto un approccio ancorato alla realtà, una nuova TV. Pensate ai vari reality show ed al loro successo qui da noi. Vista la situazione ristagnante, Russo propose un cambiamento basato su un wrestling a mò di "reality show". Ma nemmeno lui aveva la formula esatta, essendo una cosa completamente innovativa dettata dall’esigenza di tornare in strada alla svelta a causa del tempo fattogli perdere in precedenza. Una cosa però era chiara: per questo tipo di schema, gente come Hulk Hogan doveva ridimensionarsi per fare spazio ai giovani (più adatti a questa visione moderna). Ma basta guardare a quello che la WWE fece coi vari Edge and Christian, Val Venis, Hardy Boys. Ci è voluto circa un anno affinchè la gente iniziasse a seguirli e capire i personaggi che questi giovani interpretavano. Però la WCW non aveva quel tempo, e non esiste una formula magica che permette a dei ragazzi di andare "over" in due settimane. Ad aggravare questo, il fatto che Vince Russo fu costretto dalla fretta a gettare i suoi virgulti tutti nella mischia in un colpo, e non lavorando su di loro ad uno ad uno.

    russodavid4
    Nel marasma, o forse per coprire lo scarso appeal di gente buttata alla ribalta troppo rapidamente, Russo fu così costretto a sparare colpi grossi in sequenza casuale: ma ovviamente, andando per tentativi, è facile sbagliare anche se si usano le stelle già stabilite. Quindi:

    * Girò Goldberg heel
    * Fece ritornare Bret Hart dapprima ipotizzando un suo coinvolgimento come persecutore di Hogan, poi passandolo a rivale di Goldberg sebbene The Hitman non fosse più in grado di combattere con nessuno.
    * Provò a lanciare l’ex UFC Tank Abbott come mostro indistruttibile
    * Si esibì in una serie di finti licenziamenti in diretta a gente come Terry Funk
    * Si mise in gioco in prima persona e iniziò una feud molto cruenta con Ric Flair

    Nessuna delle cose funziono perfettamente: tutte ottennero un discreto seguito ma finirono col bruciarsi, essendo appunto tentativi senza una pianificazione dietro dovuta alla fretta della dirigenza.

    Di fronte a queste cose, assommato comunque alla ben poca indole collaborativi del suo wrestler, potrebbe spiegarsi il perché di quanto avvenne con Hogan. Su una cosa sola Russo fece un capolavoro in questo suo secondo stint: trasformare Scott Steiner in un mostro indistruttibile pronto per un regno da campione assoluto. E proprio degli ultimi mesi della WCW, con alla vetta un campione straordinario e credibile come Big Poppa Pump, parleremo al prossimo giro.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:29
     
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  8. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Sei - Gli ultimi mesi

    “Big Poppa Pump is your hook-up… holla ! If you hear me !”. Sicuramente l’ultima perla espressa dalla WCW è proprio lui, Scott Steiner. Nessuno più di lui poteva portare sulle spalle la federazione se mai fosse andate avanti: questo perché la World Championship Wrestling aveva fatto con lui quello che avrebbe dovuto fare con molte altre superstar, al posto di lasciarle perenni incompiute in qualche limbo. Per la prima volta, l’uomo di punta della federazione godeva della credibilità che un campione deve avere: al suo altare vennero immolati Sting, Booker T, Kevin Nash, DDP e senza eccessivi “magheggi” o squalifiche come quelli che hanno ad esempio portato alla ribalta JBL. Steiner li polverizzava e li infortunava, come un truce macellaio assetato di sangue.

    Del resto, perché il cattivo deve sempre essere solo e per forza un demente od uno squilibrato? Solo in questa morente WCW esisteva un cattivone "normale"?

    Vediamo di spiegarci meglio: pensiamo all’altamente tecnico Bob Backlund. Dopo anni di onesto servizio sbatte la testa e diventa Mr.Bob Backlund. Lo vediamo allora strabuzzare gli occhi, parlare come un pazzo criminale, ed agitare il suo terribile "Cross Face Chicken Wing" contro qualsiasi poveraccio gli si pari sul cammino. Salvo poi vedere il nonnetto ultra-quarantenne gridare a Wrestlemania XI "ho visto la luce, ora vedo la mia via", e ritrovarcelo come un poco probabile candidato alla presidenza degli Stati Uniti.

    E che dire dell’immortale Hulk Hogan? Per anni ha liquidato mostri di cattiveria come Sgt. Slaughter, King Kong Bundy, Vader, Earthquake, Yokozuna sbattendoli qua e là come sacchi di patate.. Poi diventa heel (Hollywood Hogan) e si traforma in un cetriolo rincoglionito che non riesce a battere nemmeno Karl Malone o Jay Leno se The Disciple o qualcun altro non gli fa un'interferenza sporca.

    In controtendenza, una federazione in piena agonia come l’ultima World Championship Wrestling ci ha dato l'unico vero heel degno di questo nome degli ultimi anni: Scott "Big Poppa Pump" Steiner, un uomo che ha difeso il suo WCW World Title da Sid Vicious e compagnia bella senza ricorrere a particolari trabocchetti se non a qualche interferenza esterna. I suoi incontri sono stati un display di fisicità e devastazione che hanno cementato da soli il suo status di heel.

    E parlando di heel, davvero grandioso quanto venne fatto anche coi tag team titles, come abbiamo già visto da sempre un punto forte della fed: negli ultimi 4 mesi, i match titolati in PPV furono:

    Starrcade 2000: The Perfect Event (Stasiak & Palumbo) vs. The Insiders (Kevin Nash & DDP)
    Sin 2001: The Insiders (Kevin Nash and DDP) vs. Chuck Palumbo and Sean O'Haire
    SuperBrawl 2001: Chuck Palumbo and Sean O'haire vs. Shawn Stasiak and Mark Jindrak
    Greed 2001: Leg Luger and Buff Bagwell vs. Chuck Palumbo and Sean O'Haire

    Questo dimostra una grande linearità di storyline, con i maestri (Nash & DDP) che battono gli allievi sbruffoni per poi subire il loro ritorno in una nuova combinazione frutto dell’assemblaggio di due tag team di questi giovanotti. Ma gli ex partner dei due nuovi campioni si sentono traditi e vogliono la rivincita. Poi, a cementare lo status dei nuovi campioni, una vittoria di prestigio con un team ritenuto tra i più forti che la WCW offriva in quel momento (nonchè parte della stable di heel + forte, i Magnifici 7).

    Accanto a lui, però, dalle macerie dell’ultimo periodo emerge anche Shane Helms: stiamo parlando del futuro grottesco “The Hurricane” della WWE. Il buon Shane venne trasformato da un cantante di boy-band come era in precedenza, sempre in bilico tra fama e limbo, a un campione cruiserweight davvero degno di ogni stima. Cambio di look, di entrata, di stile: ed ecco sfornato il maestro del “Vertbreaker”, che entrava danzando con uno stormo di ragazze di un fascino indescrivibile. Nella galleria dei campioni cruiser, questo nuovo Helms versione “WCW crepuscolo” è sicuramente uno dei personaggi di spicco ben al di sopra di gente come Prince Iaukea e compagnia. Del resto, la sua stessa rivalità con Chavo Guerrero (interrotta solo da uno spettacolare match “Shane Helms vs. Jamie Knoble vs. Kaz Hayashi vs. Yang vs. Shannon Moore” al PPV SuperBrawl Revenge 2001) è stata un’altra scelta azzeccata di questo ultimo periodo.

    Restando in ambiente cruiserweights, è altresì curioso notare come la World Championship Wrestling introdusse proprio nelle sue ultime settimane in onda un ulteriore titolo: il WCW Cruiserweight Tag Team Title, che vide in lizza team del calibro di Rey Mysterio & Kidman per citare coloro che sono sicuramente più noti a coloro che si sono appena affacciati al wrestling. Questo escludendo volutamente addirittura i nuovi acquisti che vennero fatti nonostante la situazione, come lo spettacolare Jason Jett.

    Insomma, anche qui si è visto come la nostra federazione avesse anche il materiale per continuare: a tradirla furono solo i conti economici profondamente in rosso per gestioni poco oculate e la sensazione netta, che si respirava per altro da tempo, che nessuno avrebbe mai tirato fuori una lira o una goccia di sudore per rimettere in piedi la barca in fase affondamento.

    Ma terminata questa considerazione, di cosa andremo a parlare? Semplice, di quella categoria che abbiamo citato parecchie volte in questo editoriale: i cruiserweights.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:30
     
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  9. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Sette - I Cruiserweights

    malenko
    Dean Malenko: questa volta inizio con un nome. Ma perché proprio lui? Se, come al solito, sono qua per farvi la tiritera su quanto fosse bella – brava e forte la WCW, perché non ho buttato là un Rey Mysterio? Semplice, da consumato ed anziano colonnista del wrestling web ho imparato a non parlare per luoghi comuni e nomi che suscitano subito entusiasmo. Si guadagna la gloria effimera del momento, ma dopo un po’ questa sparisce. Meglio un ragionamento a più ampio respiro: ed allora eccomi a ragionare su questo cruiser WCW che fa capire come l’ormai defunta federazione considerasse i suoi pesi leggeri. Innanzitutto, qualcuno storcerà il naso, ma Malenko per me è stato uno dei più degni rappresentanti di questa categoria anche al di sopra dei soliti noti. Non è allora un caso che, oltre alla cintura cruiserweight, la WCW lo abbia incoronato anche United States Champion e membro di una delle più grandi formazioni di sempre: i 4 Horsemen. Che dire poi di Juventud Guerriera, anch’esso membro della stable “Filthy Animals”, più volte al titolo di coppia WCW? Insomma, per la World Championship Wrestling i “piccoletti” non erano saltimbanco cui dedicare 10 minuti di Smackdown ed un incontro in PPV ogni tanto. Erano parte integrante della fed, andando ad incidere anche nelle storyline più importanti.

    Ahimè, la WWE attuale pensa solo invece ad aprire qualche vetrina ogni tanto per spingere a rotazione uno di loro e poi mortà lì: di certo mi potreste contestare che Kidman & Paul London sono stati di recente campioni di coppia, ma per quanto? E a cosa è servito il loro regno visto che poi non è nemmeno scaturita una lunga feud tra i due ma uno striminzito match? Insomma, come sempre vado a ripetere, tutto deve avere una logica e non nascere da scelte estemporanee.

    Prendiamo quindi uno di quelli che molti definiscono il momento più basso della categoria pesi leggeri da parte della WCW: lo smascheramento dei grandi atleti messicani come Rey Misterio, Juventud Guerrera & Psicosis. Beh, io vi dico: a parte che un wrestler si lancia meglio sul mercato se ha una sua identità ben precisa e non la cela, dopo lo smascheramento per i 3 sono arrivati solo allori e gloria. E, mi metto nei panni delle fans femminili, quando i 3 (soprattutto Juventud) arrivavano sul ring ci scappava anche qualche urletto di compiacimento.

    Ma fosse solo questo, sarei anche banale: pensiamo ad esempio alla storyline costruita su Chris Jericho e Dean Malenko, durata la bellezza di 6 mesi nel lontano 1998. Jericho è l’arrogante campione cruiser, che non si fa scrupolo di tirare di mezzo affetti e famiglie dei suoi rivali. A paladino dei valori della tradizione, si erge Dean Malenko “l’uomo dalle 1000 prese”. Dean, tutti lo sanno, ha ricevuto un duro insegnamento dal padre ora defunto: ebbene, Jericho sbeffeggia proprio il genitore di Malenko ad un punto tale da indurre un uomo di ghiaccio come il suo rivale a perdere le staffe e a sfidarlo in marzo al PPV Uncensored. Jericho però ha la meglio e Malenko, la sera dopo, si presenta a Nitro comunicando il suo ritiro per la vergogna di una sconfitta con un uomo così meschino ed infame. Chris però non ha finito e, nei due mesi successivi, non fa altro che irridere quello che a tutti sembra ormai un ex wrestler: Dean non si fa più vedere in tv e, nonostante la gente si aspetti un suo run-in ad ogni match di Jericho, pare proprio irrintracciabile.

    Disperati per un campione così becero, i responsabili WCW ordinano una cruiserweight battle royal al PPV Slamboree 1998. Chi vince, va dritto a sfidare un campione ormai senza rivali. E qui accade di tutto: nonostante la presenza di nomi blasonati da ogni globo della terra, la finale è tra il messicano Cyclope e Juventud Guerrera. Guerrera addirittura si lascia eliminare senza opporre resistenza in modo quantomeno sospetto. Questo conduce al ring Jericho che dapprima lamenta questa anomalia, ma poi felice di affrontare un avversario semi-sconosciuto si lancia nel ring. Troppo tardi ! Cyclope si smaschera e si rivela essere Dean Malenko, che in sette minuti mette a tacere il rivale e si prende la sua rivincita andando a vincere il titolo. Con un cavillo legale, però, la sera dopo Chris si fa ridare il titolo, e così fa ogni volta che perde: i due rivali si riaffrontano in Giugno a “Great American Bash 1998”, con Jericho che batte Malenko per squalifica (ottenuta insultando il padre di Dean e facendolo andare fuori così di testa) e mantiene la cintura. Non solo, ottiene anche di non dover più ridare rematch al suo rivale. Ma chi la fa la aspetti! Dean si fa inserire come arbitro nella contesa tra il suo nemico e Juventud Guerrera a Road Wild 98 e, in barba a tutti i cavilli, aiuta Juvi a battere definitivamente Jericho. Giustizia è servita, ed i cruiser hanno avuto la ribalta per ben 6 PPV consecutive grazie a questa storyline.

    jungdragons
    Magari la WCW sarà stata avvantaggiate dall’avere un rapporto preferenziale con Messico e Giappone, ma pensate che i vari London – Shannon Moore – Akio non potrebbero fare lo stesso in WWE ? Anzi, questi ultimi due (sotto la gestione Vince Russo) sono stati protagonisti di memorabili feud per tutto il 2000 con le loro rispettive fazioni: prima i tre Jung Dragons vs. Three Count, poi due Jung Dragons vs. Two Count vs. Jamie Noble (fuoriuscito dai Dragons) ed Evan Karagias (fuoriuscito dai 3 Count). In tutto questo marasma poi, abbiamo visto tag team match, six men tag, ladder match, one-on one match, tornado match. Insomma, la feud in ogni suo aspetto e anche qui per ben 3 PPV da Agosto a Dicembre.

    Se volessimo trarre una conclusione, di sicuro potremmo affermare che alla WCW hanno sempre creduto nel loro parco “pesi leggeri”, tanto da (come dicevamo nell’ultimo articolo sui mesi finali della World Championship Wrestling) mettere sotto contratto star e creare titoli per il roster dei piccoli calibri fino ad una settimana prima della chiusura.

    Quindi perché non può farlo anche Smackdown e con esso la WWE ? Va beh, il tempo ci dirà quale approccio sia il migliore: fiducia totale, o vetrina sporadica per allodole. Ad ogni modo, prepariamoci per il prossimo argomento che si preannuncia alquanto tosto: il prossimo editoriale sarà tutto per Sting!

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:31
     
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  10. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Otto - Sting, l'oscuro guerriero

    La presenza di Sting nella WCW è stata una delle poche costanti da quando Ted Turner rilevò la compagnia nei primi anni 90: lui è stato (per rubare un’espressione calcistica) l’uomo spogliatoio, la bandiera della fed. A suo merito va anche il fatto di essere sopravvissuto ed evolutosi nel personaggio, da surfer pittoresco e colorato ad un oscuro guerriero silenzioso. Di lui si potrebbe dire di tutto, ma quello che voglio fare emergere da questo editoriale è qualcosa che accadde nell’autunno nel 1999 che voglio riportare alla ribalta per iniziare un discorso su una caratteristica di Sting forse poco considerata.

    Per una delle rarissime volte nella sua carriera, a Fall Brawl 1999, Sting diventava heel (cattivo): sperimentava cioè qualcosa che aveva fatto con continuità solo ai suoi esordi. Ma c’era una logica in tutto ciò? Forse no, del resto la carriera di Sting non era statica o ad un punto morto: il suo personaggio si era già evoluto, non si era fermato agli anni del surfer platinato. La folla lo amava ma…..

    …… ma quel voltare le spalle alla gente poteva essere una storyline da ricordare negli anni: il tradimento avvenne nel paese di Ric Flair, a Winston Salem – North Carolina. Si, proprio quel Flair che aveva piantato il seme dell’odio anni prima quando Sting era un membro dei 4 Horsemen, quella sera vide il suo allievo mettere in scena un piano diabolico degno di lui. Tradire l’icona del bene, Hulk Hogan, e farlo nel modo più impressionante ossia spaccandogli sulla schiena una mazza da baseball e umiliandolo nello Scorpion DeathLock. Il “guerriero scorpione” lamentava che tutti l’avevano trattenuto nel suo slancio verso il titolo, da Hogan (che arrivando nel 1994 alla WCW l’aveva costretto a ridimensionarsi) al solito Flair (che più volte l’aveva riavvicinato per poi tradirlo) passando per Bret Hart e Goldberg. Addirittura la sua figura venne associata ad un misterioso guidatore di una jeep che andava per il backstage fracassando il suo automezzo contro le auto dei malcapitati rivali. Si, insomma: Sting era scoppiato, e ora cercava la vittoria ad ogni costo e con ogni mezzo necessario. Chi avrebbe potuto fermarlo tra tutte le stelle della WCW senza dover rischiare un infortunio, se non addirittura la vita? Poteva funzionare a mio dire, e del resto funzionò un annetto dopo con Scott Steiner. Ma con i troppi cambi in cabina di regia alla WCW la cosa finì col morire prima di vedere l’alba.

    sting2
    Eppure, ripensandoci, la stessa federazione di Atlanta aveva costruito la fortuna di Sting usando il suo lato oscuro: la storyline della metamorfosi in corvo a perseguitare l’NWO era solo il riprendere quella metà malvagia del guerriero scorpione che tante volte era già emersa in passato. Pensiamo al 1996, quando addirittura venne creato un suo clone in tutto e per tutto uguale all’originale se non per il suo schierarsi nelle fila del male: ma anche a 6 anni prima, quando apparve il misterioso “Black Scorpion” che professava di essere la parte demoniaca che l’allora surfer cercava di nascondere. E proprio questo “Black Scorpion” fu una delle storyline di maggior successo che lasciò il pubblico sulla sedia per diversi mesi: un mago malvagio in grado di fare sortilegi, di duplicarsi e di diffondere messaggi nell’etere e attraverso gli altoparlanti senza farsi vedere. Quando Sting sconfisse il suo rivale a Starrcade 1990, smascherandolo e rivelando Ric Flair… beh, la gloria di Sting si rafforzò ulteriormente.

    Ma una nuova metamorfosi del nostro eroe, secondo alcuni rumor che si affacciarono negli ultimi giorni della World Championship Wrestling, sembrava dover essere un nuovo passo verso il rafforzamento dell’oscurità del personaggio: basta guardare il poster di “WCW Halloween Havoc 2000” per vedere sullo sfondo Sting in una tuta futuristica alla Diabolik e dal cui corpo fuoriesce uno strano fumo simile a quello che avvolge Undertaker nelle sue entrate in quel di Smackdown.

    Sotto una scritta davvero indicativa: “The unveiling 29-10-00, live” (La rivelazione 29-10-00, in diretta).

    Per concludere: a mio dire, così come per Undertaker, la folla ha visto in Sting quel “bel tenebroso” che tanto fascino esercita sulla gente e che ha avuto un suo filone anche nella letteratura classica e moderna. Questo ha aiutato moltissimo il personaggio, accanto al fatto che il carisma non lo si inventa dal mattino alla sera: altrimenti anche personaggio come Mortis, Mordecai e compagnia bella sarebbero dovuti diventare dei semidei.

    Ma parlando di cose cupe e sinistre e di PPV in cui sarebbero dovute accadere, perché non spendere quattro parole sull’Halloween Havoc che ben incarna queste caratteristiche? Beh, per questo c’è il prossimo editoriale.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:32
     
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  11. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte Nove - Halloween Havoc

    Wrestlemania: il PPV dell’anno, l’evento che tutti attendono. In molti videro in Starrcade, il PPV di Dicembre, la risposta WCW a questo maxi-evento annuale della concorrenza. Ma, a mio dire, in molti dimenticano che grandissime storyline hanno sempre avuto il loro svolgimento due mesi prima di Starrcade: al PPV di Ottobre di casa WCW, Halloween Havoc, si sono infatti sempre verificati una serie di eventi identificabili come pietre miliari. Vediamo perché……

    1990: All’Halloween Havoc Sting è impegnato a respingere gli attacchi dei 4 Horsemen che, da quando il loro capo Ric Flair ha perso la cintura, non hanno trovato di meglio che perseguitare Sting per costringerlo a quell’errore che riporterebbe il titolo assoluto in casa Horsemen. Incaricato di tale missione è Sid Vicious (o Sid Justice, o Psyco Sid come lo volete chiamare): qualcosa però sembra essere strano in quel match. Sting è più compassato e tranquillo del solito, e meno disposto ad assecondare il pubblico: quando ecco che il gigantesco Sid estrae il jolly dal mazzo ed ottiene lo schieramento decisivo che porta il titolo assoluto intorno alla sua vita. O così non è ? Dal pubblico emerge infatti un altro Sting, mentre da dietro le quinte 2 dei restanti 4 Horsemen si precipitano sul ring per portare via in fretta e furia il nuovo campione. Ma Sid vuole vederci chiaro e scopre che, in realtà, lo Sting che ha sconfitto è Barry Windham (suo compagno di scuderia e quindi anch’esso Horsemen), Inferocito per quella che vede come una mancanza di fiducia nei suoi confronti, il gigantesco colosso distrugge i “presunti amici” e ricomincia il match col vero Sting nel quale verrà poi sconfitto. Da questo momento in poi, Sid diventerà un buono e inizierà una feud con gli Horsemen.

    1991: Si svolge al PPV uno dei più bizzarri match della storia del wrestling. Parliamo del “Chamber of Horrors Match” in cui il team di Sting, El Gigante, & The Steiners combattono contro il team di Vader, Cactus Jack, The Diamond Studd, & Abdullah the Butcher. La particolarità della sfida è data dalla gabbia che avvolge il ring ed il bordo ring (una specie di antenato dell’Hell in A Cell attuale). In mezzo ad essa è messa una sedia elettrica, ed il primo team che riuscirà a mettere sopra di essa un membro del team rivale tirando la leva che fa partire la corrente vincerà tutto. Il finale è memorabile: il team dei buoni, grazie alla performance stellare di Scott Steiner e Sting, riesce a mettere Abdullah The Butcher sulla sedia. A tirare la leva, però, è il compagno di squadra di Abdullah, il pazzoide Cactus Jack. L’avrà fatto apposta o era troppo rintronato dalle botte subite ?

    Vader non sa darsi pace dell’accaduto e di questa sconfitta causatagli da chi credeva amico, ed alla fine questa esplosiva miscela innesterà una feud memorabile: e, guarda caso, questa feud culminerà 2 anni dopo (all’edizione 1993 dell’Havoc) in un Texas Death match per il titolo assoluto WCW

    1994: Hulk Hogan vs. Ric Flair, atto secondo. L’immortale Hulkster è appena giunto alla WCW e a Bash At The Beach ha strappato il titolo al Nature Boy. Infuriato ed isterico, Ric chiede un rematch e mette a repentaglio la sua carriera in caso di nuova sconfitta. La World Championship Wrestling aggiunge una gabbia al già esplosivo impasto, ed ecco servito un momento memorabile. Hogan batte di nuovo Flair, costringendolo al ritiro. Sappiamo benissimo tutti che alla fine Flair non è rimasto lontano dai ring, ma all’Havoc Hogan raggiunge l’apice della sua carriera da face fuori dalla WWE.

    1995: Il treno di Hulkamania deraglia su una montagna umana: Paul Wight, The Giant (aka Big Show in WWE) fa il suo esordio assoluto nel wrestling WCW e strappa il titolo all’immortale al suo primo incontro. Alla fine la commissione della World Championship Wrestling dichiarerà il match falsato da troppi eventi esterni e renderà vacante il titolo. Ma, da questo momento, la carriera di Hogan paladino del bene subì un brusco stop (e sappiamo tutti che 8 mesi dopo Hulk tornerà in ben altre vesti a B.A.T.B. 1996) mentre quella di Wight spiccò il volo

    1998: Probabilmente l’Havoc più ricco di suggestioni dell’ultimo periodo WCW. Hulk Hogan e Ultimate Warrior sono di nuovo di fronte ad 8 anni dal primo ed unico match ripreso dalle telecamere combattuto da queste due icone. Hogan però ora è il super-cattivo, mentre Warrior viene presentato come colui che Hogan non ha mai battuto, uno spettro del suo passato di cui Hulk è terrorizzato. Il match non brilla certo per contenuti tecnici, ma è carico di pathos. Lo vince l’Immortale, il quale tenta addirittura di dare fuoco al rivale prima di venire fermato. L’NWO originale muore definitivamente quando i due soci fondatori assieme ad Hogan, Scott Hall e Kevin Nash, sono per la prima volta di fronte lividi di rancore a seguito di un tradimento di Hall avvenuto alcuni mesi prima ai danni di Nash. Bret Hart infortuna gravemente Sting colpendolo senza timori a tradimento, mentre Goldberg batte DDP in quello che fu il match dell’anno in casa WCW. Il PPV, per la prima volta nella storia, sfondò le 3 ore canoniche andando in overtime.

    HH_99
    1999: Vince Russo fa il suo primo esordio in WCW con un PPV sconvolgente. Ric Flair viene massacrato da DDP e portato via in ambulanza. Non felice, Page segue l’ambulanza e la fa andare fuori strada. Trascina Ric in un campo abbandonato e lo massacra di pugni e calci. Il campione assoluto Sting dovrebbe affrontare Hogan in un rematch di Fall Brawl, ma l’Immortale si presenta sul ring e (per protestare contro Russo) si sdraia al tappeto facendosi schienare in meno di 10 secondi dal campione. Non felice dell’esito, Sting chiede a qualcun altro di accettare una sfida aperta per il titolo: Goldberg, che qualche minuto prima aveva vinto e combattuto un match durissimo con Sid per il titolo U.S, risponde alla chiamata e va a vincere conquistando due cinture nella stessa sera. Il titolo televisivo e quello di coppia passano altresì di mano, in 3 ore a dir poco scoppiettanti.

    Insomma, l’Havoc ha sempre segnato momenti importanti per la storia della federazione e quindi a mio dire va considerato come un PPV chiave della WCW. Arrivati a questo punto però, a due editoriali dal termine di questo percorso guidato, più che di considerazioni personali inizia ad essere momento di bilanci. Abbiamo girato in lungo ed in largo per la defunta World Championship Wrestling, ed è ora di capire perché tutta questa positività che ho cercato di fare emergere non abbia salvato questa gloriosa federazione.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:33
     
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  12. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte dieci - Clamorosi avvenimenti

    Perché la WCW è uscita di scena? Perché una federazione senza dubbio potenzialmente più forte della WWE e anni luce avanti come risorse è crollata senza appelli? In questo penultimo editoriale proveremo a dare qualche spunto di riflessione.

    Storyline esplosive bruciate in modo scandaloso:

    russodavid
    “David, David…. sono incinta!!”: così gridava al suo ragazzo, nell’estate del 2000, Stacy Keibler, la bionda diva attualmente in forza alla WWE. E il rampollo di Slick Ric, dopo un attimo di smarrimento, aveva accettato la notizia strombazzando ai 4 venti l’imminente matrimonio tra lui e la donna che si era impalmato. Tutto era pronto: la WCW si era fermata per vedere i due piccioncini unirsi nel sacro vincolo matrimoniale: persino Ric Flair, che col figlio aveva combattuto aspramente fino a soli 3 mesi prima, aveva dato la sua benedizione all’avvenimento. Ma qualcosa va storto. La ragazza è titubante e, al momento del fatidico “SI”, si ferma. “Non posso David, non posso. Il figlio che porto in grembo non è tuo”. La ragazza fugge dall’arena, e David sembra subire il colpo. La sua apparente serenità si infrange: il primogenito dei Flair inizia a dare segni di squlibrio mentale. Accusa tutti di essere la persona che si è sollazzata con la sua bella: M.I Smooth, Mike Tenay, un postino e perfino il fratellino 12enne Reid. Qui però, qualcosa si rompe nella storyline: cambiano i responsabili WCW e la situazione degenera. Dapprima, si tenta di affibiare la paternità al rientrante Buff Bagwell, ma poi Buff Daddy viene scagionato.

    Nuovo terremoto ai vertici, e la storia viene abbandonata in toto: passano poco più di due mesi, e un’ulteriore nuova dirigenza sforna la conclusione più demenziale possibile. Stacy esce fuori con tanto di pancione e passeggino, e rivela che tutto era una messa in scena: “Macchè bebè del cavolo, mai stata incinta di nessuno!! In realtà, il mio bambinone è…… Shawn Stasiak, il trapano umano per cui ho sempre spasimato e che ha tutti gli argomenti per essere “La mecca della virilità”. Ma come sarebbe dovuta andare?

    Penso che alcuni di voi l’abbiano già sentito: fu il creatore di questa storia, Vince Russo, a rivelarlo: Stacy si sarebbe chiarita con David: “Io non posso sposarti, non solo perché il bambino non è tuo: c’è un altro fatto che devi conoscere. Anch’io sono figlia di tuo padre: si, quel porcellone mi ha avuta durante un’avventura extra-coniugale con una sua fan”. David, a questo punto, avrebbe fatto 1+1 e sarebbe arrivato alla conclusione che pure il bebè fosse di Ric. Quando però tutte le evidenze avrebbero portato a questa conclusione, si sarebbe scoperto che Vince Russo era il padre (avendo abusato in modo vile di Stacy). Da qui una maxi-feud, Flairs vs. Team Russo, e la grande vittoria finale del bene.


    Backstage pieno di serpenti

    shanedouglas
    Quello che vado a descrivere è solo la punta dell’iceberg di una situazione dietro le quinte sfuggita completamente al controllo di chi di dovere. Ad inizio 2000, dopo essere stato informato che nè Jeff Jarrett nè Bret Hart sarebbero stati in grado di competere al PPV Souled Out a causa di infortuni, il direttore creativo Vince Russo dovette rivoluzionare i suoi piani per la WCW. Ma la federazione respinse le nuove storylines in blocco e (per tutta risposta) Russo rassegnò le dimissioni citando come causa la mancanza di fiducia nei suoi confronti, cosa che gli era stata promessa ai tempi del suo ingaggio. Svariati wrestler, a seguito di questo allontanamento, chiesero il rilascio dalla WCW.

    Cosa successe in quel momento dietro le quinte ha dell’incredibile e lo apprendiamo dalle parole di Shane Douglas, in forza alla World Championship Wrestling in quel periodo.

    "Quando fu chiaro che Kevin (Sullivan n.d.r.) stava per insediarsi, e quando infine lo fece, tutti noi ci recammo da Bill Busch. Ci eravamo visti tra noi qualche ora prima e ci eravamo accordati sulla posizione da esporre nel meeting con Bill Busch. In caso estremo, dovevamo essere pronti anche ad abbandonare la WCW pur di far valere le nostre tesi. E così andammo nell'ufficio di Bill ed esponemmo le nostre preoccupazioni."

    "Benoit e Saturn chiesero la risoluzione del contratto come segno di protesta per la sostituzione di Russo e l'arrivo del poco raccomandabile Kevin Sullivan. Bill Busch ci riconvocò poi pochi giorni più tardi, chiedendoci cosa avrebbe dovuto fare per farci rimanere. Detronizzare Sullivan dal ruolo di booker e riportare in cattedra Russo fu la nostra risposta, cui Busch oppose una controproposta: Sullivan avrebbe scritto solo lo show Thunder, da cui saremmo stati esentato. Ma dopo un'ora questa stessa proposta venne ritirata."

    Douglas ritiene che quella retromarcia avvenne a seguito di quanto accadde dopo la fine del primo incontro di Busch.

    "Uscimmo dall'incontro con Bill, e Mike Graham ci raggiunse.", ricorda Douglas. "Chris (Benoit n.d.r.) e io stavamo parlando nella hall quando prese Chris in malomodo e lo attaccò con livore: ' ho saputo che volete far silurare me, J.J. e Kevin.' Chris gli rispose che per prima cosa quanto era accaduto in quell'ufficio non erano affari suoi e che, inoltre, il suo nome e quello di J.J.non erano mai stati fatti. Continuò 'a me, invece, hanno detto il contrario'. Affrontò Chris faccia a faccia e lo minacciò 'se riesco a venire a sapere qual'è il pezzo di merda che ha detto quella cosa, gli faccio salire il culo fino in gola e lo rispedisco a casa in una cassa da morto'.

    Penso non ci sia bisogno di commenti a riguardo: la scelleratezza di poca gente fece deragliare quanto di buono la fed aveva, anche perché l’ego dei wrestler da solo non basta se la dirigenza è forte e lo sa controllare. Che dire… in vista dell’ultimo editoriale di questo ciclo, siamo proprio partiti col botto.

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:34
     
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  13. darioba88
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    Scritto da Alberto Rizzi.

    Parte undici - The Monday Night War

    Abbiamo visto il bello della WCW, ma anche il brutto che la caratterizzava: abbiamo parlato di eroi ed errori, successi ed insuccessi. Ma tutto questo ha il suo culmine in quella che tutti ricordano come la “Monday Night War”, ossia la guerra del lunedì sera tra i due colossi del wrestling americano dal 1995 al 2001: WWE RAW vs. WCW Nitro. Solo in quest’ottica si possono leggere tutti i tentativi e le scelte fatte dalle due società, gli sgambetti e il furto dei talenti. Nulla di quanto vi ho descritto sarebbe avvenuto se non vi fosse stato il desiderio di primeggiare: e quindi chiudiamo questo percorso nella WCW con qualche riflessione su questo aspetto.

    Io sono fermamente convinto che, anche se come penso si sia capito il mio cuore stesse dalla parte della WCW, la Monday Night War è stato un periodo nello sport entertainment che sarà molto difficilmente ripetuto, e certamente mai dimenticato. Sia la World Championship Wrestling che la WWE tirarono fuori il loro meglio capitalizzando dai loro errori e da quelli degli avversari: ma, così facendo, crearono una serie infinita di grandi match e storylines che oggi la sola WWE stenta a far uscire.

    La dichiarazione di guerra viene da tutti posta ed identificata nel Settembre del 1995, quando il presidente della WCW, Eric Bischoff, fece esordire lo show Monday Nitro. Appositamente studiato per andare testa a testa con Monday Night RAW della WWF, lo show venne pronosticato da tutti come di vita breve ed una “bravata” fatta da chi voleva combattere un gigante come l’allora World Wrestling Federation con una fionda. Mio Dio, che errore! Sottovalutato dalla maggioranza della gente, lo show crebbe a tal punto da insidiare negli ascolti il dirimpettaio di casa McMahon. E, nel 1996, ottenne l’incredibile: per ben 18 mesi, la World Championship Wrestling divenne la regina dell’auditel statunitense. Solo nell’estate del 1998 iniziò il ritorno di fiamma della WWE fino a quando, qualche mese più tardi, la federazione tuttora “vivente” riprese il suo posto su un trono che sembrava perduto.

    Ma cosa successe all’interno di questa altalena tra dominanza ed insuccesso? Di tutto e di più: cose idiote e cose degne di lode. Tra le prime si annoverano certamente:

    1. Eric Bischoff e compagnia bella che annunciavano in diretta televisiva a Nitro i risultati di WWE RAW quando lo show veniva registrato qualche giorno prima della messa in onda

    2. La campionessa femminile WWE Madusa che torna alla WCW gettando nella spazzatura il titolo femminile WWE.

    3. La reazione infantile della WWE, con le vignette di Billionaire Ted, Nacho Man e Hukster (chiara parodia di Turner – Macho Man – Hulk Hogan)

    4. Le finte interviste fuori copione fatte da Jim Ross (che portò in scena due cloni di Diesel e Razor Ramon – aka Nash & Hall – per sopperire alla loro assenza), X-Pac (che sputava veleno sulla WCW) ed altri atleti.

    Tra le degne di nota citiamo invece certamente:

    1. La nascita dell’ NWO (che portò poi alla dominanza della WCW per oltre 1 anno)

    2. La creazione della WCW Cruiserweight Divison con atleti di ogni angolo del mondo

    3. Degeneration X che va ad invadere l’arena dove si stava svolgendo WCW Nitro

    4. La saga immortale tra Steve Austin e Vince Mc Mahon

    Credetemi, queste sono solo le cose più salienti: ci sarebbero così tante cose da citare ancora! Ma penso che queste bastino da sole a far capire la portata di questo avvenimento. Purtroppo penso che una guerra di così immani proporzioni non accadrà più: la TNA può ambire ad essere la prima concorrente della WWE attuale, ma i Jarrett e gli azionisti che la sostengono non hanno il portafoglio del magnate della World Championship Wrestling, Ted Turner. Certo che, se lui si rimettesse in pista e decidesse di puntare sulla TNA la musica sarebbe di certo diversa. Però, almeno per ora, si può vivere solo del ricordo di quanto è già stato e che spero vi abbia fatto piacere rileggere in questi 10 articoli.

    FINE

    Edited by darioba88 - 9/10/2014, 13:34
     
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  14. darioba88
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    In questo dossier sono presentati la storia e i record dei titoli WWE apparsi dalla prima Brand Extension in poi.
    I titoli sottolineati sono attualmente inattivi.

    Titoli massimi
    - WWE Championship
    - (WWE) World Heavyweight Championship
    - ECW World Championship
    - WWE Universal Championship

    Titoli secondari
    - WWE Intercontinental Championship
    - WWE United States Championship

    Titoli di coppia
    - (WWE) World Tag Team Championship
    - (WWE) Raw Tag Team Championship
    - (WWE) SmackDown Tag Team Championship

    Titoli terziari
    - WWE European Championship
    - WWE Hardcore Championship

    Titoli dei pesi leggeri
    - WWE Cruiserweight Championship (1991-2007)
    - WWE Cruiserweight Championship

    Titoli femminili
    - WWE Women’s Championship
    - WWE Divas' Championship
    - (WWE) Raw Women’s Championship
    - (WWE) SmackDown Women’s Championship

    Titolo non sanzionato
    - Million Dollar Championship

    Ultimo aggiornamento: Titoli femminili -> (WWE) Raw Women’s Championship (28 Ago 2017)

    Bonus: WWE.com's Records



    La miglior striscia di imbattibilità a WrestleMania
    1undertaker
    Undertaker è rimasto imbattuto per 21 edizioni consecutive di WrestleMania. La striscia inizia a WrestleMania VII (1991), sconfiggendo Jimmy Snuka, e termina a WrestleMania XXX (2014), con la sconfitta contro Brock Lesnar.

    La migliore striscia di imbattibilità in WWE
    3andrethegiant
    Andre The Giant è rimasto imbattuto in WWE per quasi 15 anni: dal suo debutto nel Marzo 1973 fino a WrestleMania III (1987), dove è sconfitto da Hulk Hogan.



    Titoli massimi



    WWE Championship

    Per la galleria dei detentori, vai alla fotogallery qui

    Storia
    Tra il 1952 e il 1963, la Capitol Wrestling Corporation (CWC) é una federazione appartenente al circuito NWA. Dopo una disputa sul finale di un match che vede passare lo NWA World Heavyweight Championship da Buddy Rogers a Lou Thesz, la CWC, in segno di protesta, si distacca dalla NWA e cambia nome in World Wide Wrestling Federation (WWWF).
    La WWWF introduce il WWWF World Heavyweight Championship e lo assegna d'ufficio a Buddy Rogers.
    Nel 1971, la WWWF rientra nel circuito NWA e il titolo cambia nome in WWWF Heavyweight Championship.
    Nel 1979, la federazione cambia nome in World Wrestling Federation (WWF) e il titolo assume il nome di WWF Heavyweight Championship.
    Nel 1983, la WWF si distacca definitivamente dalla NWA e il titolo cambia nome in WWF World Heavyweight Championship.
    Nel 1990, il titolo cambia nome in WWF Championship.
    Nel 2001, la WWF acquista la WCW e il titolo mondiale WCW è unificato al titolo mondiale WWF, che cambia nome in WWF Undisputed Championship.
    Nel 2002, dopo aver perso una battaglia legale contro il World Wildlife Fund sull’utilizzo della sigla WWF, la federazione cambia nome in World Wrestling Entertainment (WWE) e il titolo cambia nome in WWE Undisputed Championship.
    Nello stesso anno, dopo la nascita del World Heavyweight Championship, il titolo perde la qualità di titolo indiscusso e cambia nome in WWE Championship.
    Nel 2013, con la Brand Extension ormai non più in vigore (ogni superstar può apparire in qualsiasi show e affrontare superstar di roster diverso), il World Heavyweight Championship è unificato al WWE Championship, che cambia nome in WWE World Heavyweight Championship.
    Nel 2016, con il ritorno della Brand Extension e l'introduzione del WWE Universal Championship, il titolo cambia nome prima in WWE World Championship e poi in WWE Championship.

    Curiosità
    Nel 1994 Diesel strappa il titolo a Bob Backlund in un match durato appena 8 secondi, stabilendo il record, tuttora imbattuto, di match valido per questo titolo più breve in assoluto. Inoltre è l’ultima volta che questo titolo passa di mano in un House Show, ossia un evento non trasmesso in televisione.

    Maggior numero di regni da campione
    john_cena
    John Cena ha detenuto questo titolo 13 volte. Il primo regno inizia il 3/4/2005, sconfiggendo JBL, e termina 280 giorni dopo, in favore di Edge.
    Il 13esimo inizia il 29/1/2017, contro AJ Styles, e termina 14 giorni dopo, in favore di Bray Wyatt.

    Primo campione
    buddy_rogers
    Buddy Rogers è il primo detentore di questa cintura. La WWE racconta che Rogers ha conquistato la cintura, il 29/4/1963, sconfiggendo in finale di torneo Antonino Rocca, ma in realtà gli è assegnata d'ufficio.
    Dopo 18 giorni di regno, il campione perde la cintura in favore di Bruno Sammartino, in un match durato appena 48 secondi.

    Regno singolo più lungo
    brunoy
    Il primo regno di Bruno Sammartino dura 2.803 giorni. Conquista il titolo il 17/5/1963, sconfiggendo Buddy Rogers, e lo perde, contro Ivan Koloff, il 18/1/1971.

    Regno singolo più breve
    andre_the_giant
    Il 5/2/1988, Andre The Giant diventa campione, ma il suo regno dura appena 45 secondi: dopo aver vinto il titolo sconfiggendo Hulk Hogan, Andre lo regala a Ted DiBiase, ma il presidente Jack Tunney rende nullo quest'ultimo passaggio di titolo e priva Andre della cintura, rendendola vacante.

    Campione più anziano
    vince_mcmahon
    Il 14/9/1999, Vince McMahon, sconfiggendo Triple H, diventa campione all'età di 54 anni e 27 giorni. Dopo 6 giorni di regno, decide spontaneamente di restituire la cintura.

    Campione più giovane
    brock_lesnar
    Il 25/8/2002, Brock Lesnar, sconfiggendo The Rock, diventa campione per la prima volta all'età di 25 anni e 44 giorni. Dopo 84 giorni di regno, perde la cintura contro The Big Show.

    Campione più pesante
    yokozuna02nd2
    Yokozuna pesa 261 kg quando detiene il titolo.

    Campione più leggero
    rey_mysterio
    Rey Mysterio pesa 79 kg quando conquista il vacante titolo, sconfiggendo The Miz in finale di torneo, il 25/7/2011. Lo perde la stessa sera, in favore di John Cena.

    Maggior numero di giorni come campione
    bruno_sammartino
    Bruno Sammartino ha detenuto questa cintura per 4.040 giorni, risultato di 2 regni.



    (WWE) World Heavyweight Championship

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    Storia
    Nel Marzo 2002, la WWE decide di dividere il proprio parco lottatori in due roster: uno si sarebbe esibito negli show di RAW, mentre l’altro in quelli di SmackDown!. Solo il WWE Undisputed Champion avrebbe avuto la facoltà di esibirsi in entrambi gli show.
    Il 26 Agosto 2002, la GM di SmackDown Stephanie McMahon annuncia che il campione indiscusso Brock Lesnar, firmando un contratto con SmackDown!, diventa un'esclusiva del roster blu, così come la cintura che detiene.
    Una settimana dopo, il GM di RAW Eric Bischoff annuncia la nascita del World Heavyweight Championship e lo assegna d’ufficio a Triple H, detentore di una title shot al WWE Undisputed Championship mai sfruttata e ormai non più valida visto ciò che è accaduto la settimana prima.
    Nel 2013, con la Brand Extension ormai non più in vigore (ogni superstar può apparire in qualsiasi show e affrontare avversari di roster diverso), il World Heavyweight Championship è unificato al WWE Championship, che cambia nome in WWE World Heavyweight Championship.

    Curiosità
    Durante i regni di Rey Mysterio, il titolo è presentato con il nome di World Championship.

    Maggior numero di regni da campione
    edge
    Edge ha conquistato questo titolo 7 volte. Conquista il titolo per la prima volta l’8/5/2007, sconfiggendo The Undertaker, e lo restituisce 70 giorni dopo, a causa di un infortunio. Il settimo regno inizia il 15/2/2011, sconfiggendo Dolph Ziggler, e termina 55 giorni dopo, in seguito al ritiro dalle competizioni del campione.

    Primo campione
    triplehjr
    Il titolo è assegnato d’ufficio a Triple H il 3/9/2002. Il regno termina 76 giorni dopo, in favore di Shawn Michaels.

    Regno singolo più lungo
    batistao
    Il primo regno di Batista dura 282 giorni. Conquista il titolo il 3/4/2005, sconfiggendo Triple H, e lo restituisce, a causa di un infortunio, il 10/1/2006.

    Regno singolo più breve
    21m5kkz
    Sconfiggendo John Cena il 15/12/2013, Randy Orton conquista il titolo per la quarta volta e lo unifica immediatamente al WWE Championship, già in suo possesso.

    Campione più anziano
    undertakerz
    The Undertaker conquista per la terza volta questo titolo all’età di 44 anni e 334 giorni. Il regno inizia il 4/10/2009, sconfiggendo CM Punk, e termina 140 giorni dopo, in favore di Chris Jericho.

    Campione più giovane
    randyg
    Randy Orton conquista per la prima volta questo titolo all’età di 24 anni e 136 giorni, sconfiggendo Chris Benoit il 15/8/2004. Il regno termina 28 giorni dopo, contro Triple H.

    Campione più pesante
    21m5kkz
    The Big Show pesa 200 kg quando detiene il titolo.

    Campione più leggero
    reymysterioq
    Rey Mysterio pesa 79 kg quando detiene il titolo.

    Maggior numero di giorni come campione
    triplehjr
    Triple H ha detenuto questa cintura per 616 giorni, risultato di 5 regni.



    ECW World Championship

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    Storia
    La Eastern Championship Wrestling (ECW) nasce nel 1992, come federazione appartenente al circuito NWA. Successivamente, introduce lo NWA-ECW Heavyweight Championship.
    Nel 1994, la NWA decide di mettere in palio il vacante NWA World Heavyweight Championship in un torneo tenutosi nell’area coperta dalla ECW. Il campione NWA-ECW Heavyweight Shane Douglaus sconfigge in finale 2 Cold Scorpio e diventa il nuovo campione mondiale NWA. Ma Douglas rifiuta la cintura appena conquistata e si proclama il primo ECW World Heavyweight Champion. Subito dopo, la ECW si distacca ufficialmente dalla NWA e cambia il proprio nome in Extreme Championship Wrestling.
    Il titolo rimane attivo fino al 2001, quando la ECW chiude i battenti per bancarotta.
    Cinque anni dopo, la ECW rinasce come terzo roster WWE e il titolo massimo ECW è reintrodotto con il nome di ECW World Championship.
    Nel 2007, il titolo cambia nome in ECW Championship.
    Nel 2010, è ritirato in seguito della chiusura del roster ECW.

    Curiosità
    Conquistando questo titolo nel 2006, The Big Show diventa il primo atleta in assoluto ad aver detenuto i titoli mondiali ECW, WCW e WWE.

    Maggior numero di regni da campione
    thesandmanm
    The Sandman ha detenuto questa cintura 5 volte.
    Il primo regno inizia il 16/11/1992, sconfiggendo Don Muraco, e finisce 138 giorni dopo, in favore dell'ex campione.
    Il quinto regno parte il 7/1/2001, ai danni di Steve Corino, e termina la stessa sera, contro Rhino.

    Primo campione
    snuka2
    Il 25/4/1992, Jimmy Snuka sconfigge Salvatore Bellomo in finale di torneo per conquistare la cintura. Il regno termina il giorno dopo, contro Johnny Hotbody.

    Regno singolo più lungo
    shanedy
    Il quarto regno di Shane Douglas dura 406 giorni. Conquista la cintura, sconfiggendo Bam Bam Bigelow, il 30/11/1997 e la perde il 10/1/1999, in favore di Taz.

    Regno singolo più breve
    ezekiel
    Il regno di Ezekiel Jackson dura meno di 3 minuti. Sconfigge Christian il 16/2/2010, ma il titolo è ritirato al termine dello show, in seguito della chiusura del roster ECW.

    Campione più anziano
    mcmahonm
    Vince McMahon conquista questo titolo all’età di 61 anni e 248 giorni, strappandolo a Bobby Lashley il 29/4/2007. Il regno termina 35 giorni dopo, in favore proprio del lottatore di colore.

    Campione più giovane
    mikeywhipwreck2
    Mikey Whipwreck era nato da 22 anni e 146 giorni quando diventa campione il 28/10/1995, sconfiggendo The Sandman. Quest’ultimo, 42 giorni dopo, riconquista la cintura.

    Campione più pesante
    bigshowx
    The Big Show pesa 230 kg quando conquista il titolo, sconfiggendo Rob Van Dam il 4/7/2006. Dopo 152 giorni di regno, Bobby Lashley gli strappa la cintura.

    Campione più leggero
    jerrylynn
    Jerry Lynn pesa 84 kg quando sconfigge Justin Credibile il 1/10/2000. Perde la cintura 35 giorni dopo, in favore di Steve Corino.

    Maggior numero di giorni come campione
    shanedy
    Shane Douglas ha detenuto questa cintura per 874 giorni, totale di 4 regni.



    WWE Universal Championship

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    Storia
    Con il WWE Draft del 2016, il WWE World Championship diventa un'esclusiva di SmackDown. Perciò, per sopperire alla mancanza di un titolo mondiale nel roster di RAW, è introdotto il WWE Universal Championship.

    Curiosità
    Il campione inaugurale, Finn Balor, è il primo lottatore WWE a vincere un titolo mondiale nel PPV d'esordio.

    Maggior numero di regni da campione
    Nessuno ha detenuto il titolo più di 1 volta.

    Primo campione
    finn_balor
    Il 21/8/2016, Finn Balor diventa primo detentore del titolo sconfiggendo Seth Rollins. Il regno termina il giorno dopo, a causa di un infortunio alla spalla del campione.

    Regno singolo più lungo
    Kevin_Owens
    Il regno di Kevin Owens dura 188 giorni: inizia il 29/8/2016, vincendo un 4-Way Elimination match per il vacante titolo, e termina il 5/3/2017, contro Goldberg.

    Regno singolo più breve
    finn_balor
    Il regno di Finn Balor dura 1 giorno.

    Campione più anziano
    goldberg
    Goldberg ha 50 anni e 68 giorni quando diventa campione il 5/3/2017, sconfiggendo Kevin Owens. Il regno termina 28 giorni dopo, contro Brock Lesnar.

    Campione più giovane
    Kevin_Owens
    Kevin Owens ha 32 anni e 114 giorni quando conquista il vacante titolo il 29/8/2016, in un 4-Way Elimination match. Il regno termina 188 giorni dopo, contro Goldberg.

    Campione più pesante
    brock-lesnar
    Brock Lesnar pesa 129 kg quando diventa campione il 2/4/2017, sconfiggendo Goldberg. Il regno è tuttora in corso.

    Campione più leggero
    finn_balor
    Finn Balor pesa 86 kg quando diventa campione inaugurale. Il regno termina il giorno dopo, a causa di un infortunio alla spalla del campione.

    Maggior numero di giorni come campione
    Kevin_Owens
    Kevin Owens ha detenuto questa cintura per 188 giorni, totale di 1 regno.



    Titoli secondari



    WWE Intercontinental Championship

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    Storia
    Il titolo nasce nel 1979 come risultato dell’unificazione tra il WWF North American Heavyweight Championship e il fittizio South American Heavyweight Championship.
    Nel 2002, cambia nome in WWE Intercontinental Championship, in seguito al cambio di nome della federazione. Successivamente, è unificato al World Heavyweight Championship, al termine di un Title vs. Title Match.
    Un anno dopo, è ripristinato dal co-GM di RAW Stone Cold Steve Austin.

    Curiosità
    Questo titolo è messo in palio nel primo Ladder Match nella storia della WWF, tenutosi nel 1992: Bret Hart mantiene la cintura sconfiggendo Shawn Michaels.

    Maggior numero di regni da campione
    chrisjerichoh
    Chris Jericho ha detenuto questo titolo 9 volte. Diventa per la prima volta campione il 12/12/1999, sconfiggendo Chyna. Dopo 22 giorni di regno, restituisce la cintura, a causa di un finale controverso in un match titolato contro l'ex campionessa.
    Il nono regno inizia il 7/6/2009, con una vittoria su Rey Mysterio, e termina 21 giorni dopo, proprio contro il lottatore mascherato.

    Primo campione
    patn
    Quando Pat Patterson conquista il fittizio South American Heavyweight Championship il 15/9/1979, lo unifica al WWF North American Heavyweight Championship già in suo possesso e diventa il primo campione intercontinentale. Il regno termina 219 giorni dopo, contro Ken Patera.

    Regno singolo più lungo
    honkytonk
    Il regno di Honky Tonk Man dura 454 giorni. Inizia il 2/6/1987 con una vittoria su Ricky Steamboat e finisce il 29/8/88 contro The Ultimate Warrior, al termine di un match durato appena 31 secondi.

    Regno singolo più breve
    triplehw
    Quando questo titolo è conquistato da Triple H il 20/10/2002, è immediatamente unificato al titolo mondiale detenuto dal nuovo campione.

    Campione più anziano
    ricflair
    Ric Flair conquista questo titolo il 18/9/2005 all’età di 56 anni e 360 giorni, sconfiggendo Carlito. Lo perde 155 giorni dopo, contro Shelton Benjamin.

    Campione più giovane
    jeffj
    Jeff Hardy conquista per la prima volta questo titolo il 10/4/2001 all’età di 23 anni e 222 giorni, sconfiggendo Triple H. Dopo 6 giorni di regno, l'ex campione riconquista il titolo.

    Campione più pesante
    big_show
    Big Show pesa 200 kg quando strappa il titolo a Cody Rhodes il 1/4/2012. Dopo 28 giorni di regno, l'ex campione riconquista il titolo.

    Campione più leggero
    chyna
    Chyna - l’unica donna ad aver detenuto questo titolo - pesa 70 kg quando detiene il titolo.

    Maggior numero di giorni come campione
    donmuraco
    Pedro Morales ha detenuto questo titolo per 619 giorni, totale di 2 regni da campione.



    WWE United States Championship

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    Storia
    Questo titolo è introdotto nel 1975 dalla Jim Crockett Promotions (JCP), federazione appartenente al circuito NWA (National Wrestling Alliance).
    Nel 1981, la NWA San Francisco - unica federazione, oltre alla JCP, proprietaria di un titolo americano riconosciuto dalla NWA – chiude i battenti e il titolo americano della JCP cambia nome in NWA US Heavyweight Championship.
    Nel 1988, la Jim Crockett Promotions è venduta a Ted Turner e il nuovo proprietario ne cambia il nome in World Championship Wrestling (WCW).
    Nel 1991, la WCW si distacca dalla NWA e il titolo cambia nome in WCW United States Heavyweight Championship.
    Nel 2001, la WCW è acquistata dalla WWF. Il titolo è successivamente conteso negli show WWF con il nome di WCW United States Championship finchè è unificato al WWF Intercontinental Championship.
    Nel 2003, la GM di SmackDown, Stephanie McMahon, ripristina il titolo con il nome di WWE United States Championship.

    Curiosità
    Nel 2004, il titolo è messo in palio per la prima volta durante un’edizione di WrestleMania: Big Show perde la cintura nei confronti di John Cena.

    Maggior numero di regni da campione

    Ric Flair ha detenuto il titolo 6 volte. Il primo regno parte il 29/7/1977, contro Bob Brazil, e termina 84 giorni dopo, contro Ricky Steamboat.
    Il sesto inizia il 7/7/1996, contro Konnan, e termina 56 giorni dopo, quando un infortunio ad una spalla costringe il campione a restituire il titolo.

    Primo campione
    harleyrace
    Il 1/1/1975, Harley Race è proclamato primo campione. Si racconta che abbia ottenuto la cintura sconfiggendo Johnny Weaver in finale di torneo, ma in realtà gli è stata assegnata d’ufficio. Perde la cintura contro Johnny Valentine, dopo 183 giorni di regno.

    Regno singolo più lungo
    lexluger
    Il terzo regno di Lex Luger dura 523 giorni. Inizia il 22/5/1989 con una vittoria su Michael Hayes e termina il 27/10/1990 contro Stan Hansen.

    Regno singolo più breve
    steveaustin008
    Il secondo regno di Steve Austin dura appena 5 minuti: conquista il titolo, per forfait del campione Ricky Steamboat (infortunato), il 18/9/1994, ma lo perde la stessa sera, in favore del debuttante Jim Duggan dopo un match durato appena 35 secondi.

    Campione più anziano
    terryfunk
    Terry Funk conquista per la seconda volta questo titolo all’età di 56 anni e 85 giorni. Il regno parte il 22/9/2000, con una vittoria su Lance Storm, e termina il giorno dopo, in favore proprio del lottatore canadese.

    Campione più giovane
    davidflair
    Il 5/7/1999, David Flair riceve d’ufficio il vacante titolo dal presidente WCW, suo padre Ric, all’età di 20 anni e 121 giorni. Perde il titolo contro Chris Benoit, dopo 34 giorni di regno.

    Campione più pesante
    bigshow
    The Big Show pesa 200 kg quando conquista la cintura il 19/10/2003, sconfiggendo Eddie Guerrero. Perde il titolo, dopo 147 giorni di regno, contro John Cena.

    Campione più leggero
    kalisto
    Kalisto pesa 77 kg quando detiene il titolo.

    Maggior numero di giorni come campione
    lexluger
    Lex Luger ha detenuto questo titolo per 948 giorni, risultato di 5 regni da campione.

    Edited by darioba88 - 31/8/2017, 22:16
     
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    Titoli di coppia



    (WWE) World Tag Team Championship

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    Storia
    Il titolo è introdotto dalla World Wide Wrestling Federation (WWWF) nel 1971, con il nome di WWWF World Tag Team Championship.
    A seguito del cambio di nome della federazione nel 1979, il titolo cambia nome in WWF World Tag Team Championship.
    Nel 2001, i WCW World Tag Team Champions – The Dudley Boyz (D-Von & Bubba Ray) - sconfiggono i WWF World Tag Team Champions – The Hardy Boyz (Jeff & Matt) – in un match di unificazione dei due titoli. Subito dopo, il titolo di coppia WCW è ritirato in favore di quello WWF.
    Nel 2002, il titolo cambia nome in WWE World Tag Team Championship, per rispettare il cambio di nome della federazione.
    Nello stesso anno, a seguito della nascita del WWE Tag Team Championship in quel di SmackDown!, il titolo diventa universalmente riconosciuto con il nome di World Tag Team Championship.
    A partire dal 2009, i due titoli di coppia sono difesi simultaneamente con il nome di Unified WWE Tag Team Championship finchè, nel 2010, il World Tag Team Championship è definitivamente ritirato in favore del WWE Tag Team Championship.

    Curiosità
    Il 30/10/1990, i Rockers (Shawn Michaels & Marty Jannetty) sconfiggono i campioni, The Hart Foundation (Bret Hart & Jim Neidhart), in un match titolato, durante uno spettacolo non trasmesso in televisione. Il presidente Jack Tunney, nei giorni successivi, non convalida il risultato del match e il conseguente passaggio di titolo, annoverando come causa di questa decisione la rottura di una delle corde del ring durante il match.
    In realtà, si racconta che Jim Neidhart fosse in procinto di lasciare la federazione alla scadenza del contratto, salvo poi ripensarci e firmare il rinnovo nei giorni immediatamente successivi al match titolato.

    Maggior numero di regni da campione (coppia)
    bubbaraydudleystaceykei
    The Dudley Boyz (Bubba Ray e D-Von) hanno detenuto queste cinture 8 volte.
    Il primo regno inizia il 27/2/2000, sconfiggendo The New Age Outlaws (Road Dogg & Billy Gunn), e finisce 35 giorni dopo, in favore di Edge & Christian.
    L’ottavo parte il 21/2/2003, strappando il titolo a La Résistance (René Duprée and Sylvain Grenier), e termina 84 giorni dopo, contro Batista & Ric Flair, duo appartenente all'Evolution.

    Maggior numero di regni da campione (singolo)
    34glixu
    Edge è stato campione per 12 volte: 7 volte con Christian, 2 con Chris Benoit, 1 con Hulk Hogan, 1 con Randy Orton e 1 con Chris Jericho.
    Il primo regno, in coppia con Christian, inizia il 2/4/2000, ai danni di The Dudley Boyz (Bubba Ray & D-Von), e termina 57 giorni dopo, in favore dei Too Cool (Grand Master Sexay & Scotty 2 Hotty).
    Il 12° regno, in coppia con Chris Jericho, inizia il 28/6/2009, ai danni di The Colóns (Carlito & Primo), e finisce 28 giorni dopo, quando Big Show sostituisce l'infortunata Rated-R Superstar.

    Primo campione
    lukegrahamtarzantyler3
    Luke Graham & Tarzan Tyler conquistano le cinture il 3/6/1971, sconfiggendo in finale di torneo Dick the Bruiser & The Sheik. Dopo 186 giorni di regno, perdono le cinture in favore di Karl Gotch & Rene Goulet.

    Regno singolo più lungo
    axsmash
    Il primo regno dei Demolition (Ax & Smash) dura 478 giorni. Inizia il 27/3/1988, con una vittoria sui Strike Force (Rick Martel & Tito Santana), e finisce il 18/7/1989, contro The Brain Busters (Arn Anderson & Tully Blanchard).

    Regno singolo più breve
    edgechristian
    Il sesto regno di Edge & Christian dura meno di un’ora: il 19/3/2001 conquistano le cinture, sconfiggendo The Hardy Boyz (Matt & Jeff), ma le perdono la stessa sera, contro The Dudley Boyz (Bubba Ray & D-Von).

    Campione più anziano
    ricflair
    Ric Flair diventa campione per la terza volta all’età di 57 anni e 253 giorni: insieme a Roddy Piper, il 5/11/2006 strappa il titolo a The Spirit Squad (Kenny & Mikey). Il regno termina 8 giorni dopo, in favore della Rated-RKO (Edge & Randy Orton).

    Campione più giovane
    renedupree
    Renè Duprée diventa campione per la prima volta all’età di 19 anni e 182 giorni: il 15/6/2003, insieme a Sylvain Grenier, sconfigge Kane & Rob Van Dam per conquistare il titolo. Il regno termina 98 giorni dopo, contro The Dudley Boyz (Bubba Ray & D-Von).

    Campione più pesante
    owenyoko
    Owen Hart & Yokozuna pesano complessivamente 394 kg quando detengono il titolo.

    Campione più leggero
    paullondonbrian
    Paul London & Brian Kendrick pesano complessivamente 172 kg quando conquistano il titolo il 5/9/2007, sconfiggendo Lance Cade & Trevor Murdoch. Il regno termina 3 giorni dopo, in favore proprio degli ex campioni.

    Maggior numero di giorni come campione (coppia)
    Demolition
    Demolition (Ax & Smash) hanno detenuto il titolo per 698 giorni, risultato di 3 regni (durante il terzo regno, Crush si aggrega al team ed il titolo è conteso sotto la Freebird Rule, regola che permette a due qualsiasi dei tre di difendere il titolo).

    Maggior numero di giorni come campione (singolo)
    mrfuji1
    Mr. Fuji ha detenuto questo titolo per 922 giorni, totale di 3 regni con Professor Tanaka e 2 con Mr. Saito.




    (WWE) Raw Tag Team Championship

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    Storia
    Nel 2002, la GM di SmackDown! Stephanie McMahon, per sopperire al trasferimento dei World Tag Team Champions (Lance Storm & Christian) verso RAW, annuncia la nascita del WWE Tag Team Championship, esclusiva di SmackDown!.
    A partire dal 2009, i due titoli di coppia sono difesi simultaneamente con il nome di Unified WWE Tag Team Championship finchè, nel 2010, il World Tag Team Championship è definitivamente ritirato in favore del WWE Tag Team Championship.
    Con il Draft del 2016, il titolo diventa un'esclusiva di RAW e, in seguito all'introduzione dello SmackDown Tag Team Championship, cambia nome in Raw Tag Team Championship.

    Curiosità
    Nel 2009, Edge & Chris Jericho diventa la prima coppia detentrice di questo titolo a essere formata da due ex campioni mondiali WWE.

    Maggior numero di regni da campione (coppia)

    Gli MNM (Joey Mercury e Johnny Nitro) e Heath Slater & Justin Gabriel sono stati protagonisti di 3 regni ciascuno.

    Maggior numero di regni da campione (singolo)
    reyu
    Eddie Guerrero, Rey Mysterio, Johnny Nitro/John Morrison, The Miz e Kofi Kingston sono stati protagonisti di 4 regni ciascuno.
    Eddie Guerrero: 1 regno con Tajiri, 2 con suo nipote Chavo e 1 con Rey Mysterio.
    Rey Mysterio: Edge, Rob Van Dam, Eddie Guerrero e Batista.
    Johnny Nitro/John Morrison: 3 regni con Joey Mercury e 1 con The Miz.
    The Miz: John Morrison, Big Show, John Cena e Damien Mizdow.
    Kofi Kingston: Evan Bourne, R-Truth e 2 con The New Day (trio composto da Big E, Xavier Woods e lo stesso Kofi).

    Primo campione
    chrisbenoitkurtangle
    Kurt Angle & Chris Benoit conquistano questo titolo il 20/10/2002, sconfiggendo Edge & Rey Mysterio in finale di torneo. Il regno termina 16 giorni dopo, in favore proprio della futura Rated-R Superstar e il lottatore mascherato.

    Regno singolo più lungo
    new_day/
    Il secondo regno di The New Day (Big E, Xavier Woods, Kofi Kingston) dura 483 giorni. Inizia il 23/8/2015, ai danni dei The Prime Time Players (Darren Young & Titus O'Neil), e termina il 18/12/2016, contro Cesaro & Sheamus.

    Regno singolo più breve
    themizjohncena
    Il regno di John Cena & The Miz dura appena 10 minuti: i due conquistano il titolo il 21/2/2011, sconfiggendo Heath Slater & Justin Gabriel, ma lo perdono la stessa sera, proprio contro gli ex campioni.

    Campione più anziano
    billy_gunn
    Billy Gunn diventa campione all’età di 50 anni e 77 giorni, sconfiggendo il 26/1/2014, insieme a Road Dogg, Cody Rhodes & Golust. Il regno termina 36 giorni dopo, contro The Usos (Jey & Jimmy).

    Campione più giovane
    renedupree
    René Duprée conquista questa cintura all’età di 20 anni e 267 giorni, sconfiggendo il 7/9/2004, insieme a Kenzo Suzuki, Billy Kidman & Paul London. Dopo 91 giorni di regno, perdono le cinture contro Rey Mysterio & Rob Van Dam.

    Campione più pesante
    kanebigshow
    The Big Show & Kane pesano complessivamente 367 kg quando conquistano le cinture, sconfiggendo Heath Slater & Justin Gabriel, il 19/4/2011. Le perdono dopo 34 giorni di regno, in favore di David Otunga & Michael McGillicutty.

    Campione più leggero
    qnr2ht
    Gli Air Boom (Kofi Kingston & Evan Bourne) pesano complessivamente 171 kg quando il loro regno ha inizio, sconfiggendo David Otunga & Michael McGillicutty, il 22/8/2011. Il regno termina 67 giorni dopo, in favore di Primo & Epico.

    Maggior numero di giorni come campione (coppia)
    new_day
    The New Day (Big E, Xavier Woods, Kofi Kingston) ha detenuto il titolo per 532 giorni, risultato di 2 regni da campione.

    Maggior numero di giorni come campione (singolo)
    kofi
    Kofi Kingston ha detenuto questo titolo per 817 giorni, risultato di 4 regni: 2 con The New Day (trio composto da Big E, Xavier Woods e lo stesso Kofi), 1 con Evan Bourne e 1 con R-Truth.




    (WWE) SmackDown Tag Team Championship

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    Storia
    Con il Draft del 2016, il WWE Tag Team Championship diventa un'esclusiva di RAW e, per sopperire alla mancanza di un titolo di coppia in quel di SmackDown, è introdotto il SmackDown Tag Team Championship.

    Curiosità


    Maggior numero di regni da campione (coppia)
    usos
    The Usos (Jey & Jimmy) hanno detenuto il titolo per 2 volte. Il primo regno inizia il 21/3/2017, contro American Alpha (Jason Jordan & Chad Gable), e termina 124 giorni dopo, contro The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods vincono il match, ma anche Big E è riconosciuto campione sotto la Freebird Rule, regola che permette a due qualsiasi dei tre di difendere il titolo).
    Il secondo inizia il 20/8/2017, contro Big E & Xavier Woods (duo appartenente al The New Day insieme a Kofi Kingston), ed è tuttora in corso.

    Maggior numero di regni da campione (singolo)
    usos
    Jey Uso e Jimmy Uso hanno detenuto il titolo 2 volte ciascuno.

    Primo campione
    heath_rhyno
    Heath Slater & Rhyno sconfiggono The Usos (Jey & Jimmy) l'11/9/2016 nella finale del torneo valido per il neonato titolo. Il regno termina 84 giorni dopo, contro The Wyatt Family (Bray Wyatt & Randy Orton vincono il match, ma anche Luke Harper è riconosciuto campione sotto la Freebird Rule, regola che permette a due qualsiasi dei tre di difendere il titolo).

    Regno singolo più lungo
    usos
    Il primo regno di The Usos (Jey & Jimmy) dura 124 giorni. Inizia il 21/3/2017, contro American Alpha (Jason Jordan & Chad Gable), e termina il 23/7/2017, contro The New Day (Kofi Kingston & Xavier Woods vincono il match, ma anche Big E è riconosciuto campione sotto la Freebird Rule, regola che permette a due qualsiasi dei tre di difendere il titolo).

    Regno singolo più breve
    wyatt_family
    Il regno di The Wyatt Family (Bray Wyatt, Randy Orton, Luke Harper) dura 23 giorni. Inizia il 4/12/2016, contro Heath Slater & Rhyno, e termina il 27/12/2016, in favore di American Alpha (Jason Jordan & Chad Gable).

    Campione più anziano
    rhyno
    Rhyno ha 40 anni e 340 giorni quando, l'11/9/2016, conquista il neonato titolo insieme a Heath Slater. Il regno termina 84 giorni dopo, contro Bray Wyatt & Randy Orton.

    Campione più giovane
    jason_jordan
    Jason Jordan ha 28 anni e 93 giorni quando conquista il titolo insieme a Chad Gable, ai danni di Randy Orton & Luke Harper, il 27/12/2016. Il regno termina 84 giorni dopo, contro The Usos (Jey & Jimmy).

    Campione più pesante
    wyatt_family
    The Wyatt Family (Bray Wyatt, Randy Orton, Luke Harper) pesa complessivamente 367 kg durante il regno da campione.
    Bray Wyatt & Randy Orton conquistano il titolo il 4/12/2016, sconfiggendo Heath Slater & Rhyno. Il regno termina 23 giorni dopo, in favore di American Alpha (Jason Jordan & Chad Gable).
    Luke Harper è riconosciuto come campione, sotto la Freebird Rule, regola che permette a due qualsiasi dei tre di difendere il titolo.

    Campione più leggero
    american_alpha
    American Alpha (Jason Jordan & Chad Gable) pesano complessivamente 202 kg quando conquistano il titolo il 27/12/2016, ai danni di Randy Orton & Luke Harper. Il regno termina 84 giorni dopo, contro The Usos (Jey & Jimmy).

    Maggior numero di giorni come campione (coppia)
    usos
    The Usos (Jey & Jimmy) ha detenuto il titolo per 124 giorni, risultato di 1 regno da campione.

    Maggior numero di giorni come campione (singolo)
    usos
    Jey Uso e Jimmy Uso hanno detenuto questo titolo per 124 giorni ciascuno, risultato di 1 regno ciascuno.



    Titoli terziari



    WWE European Championship

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    Storia
    Nel 1997, la WWF introduce il WWF European Championship e lo mette in palio in un torneo svoltosi in Germania.
    Nel 1999, il titolo è ritirato e successivamente reintrodotto.
    Nel 2002, il titolo cambia nome in WWE European Championship, in seguito al cambio di nome della federazione da World Wrestling Federation a World Wrestling Entertainment.
    Nello stesso anno, è unificato al WWE Intercontinental Champioship in un Title vs. Title Ladder match.

    Curiosità
    Conquistando questo titolo il 20/9/1997, Shawn Michaels diventa il primo WWE Grand Slam Champion, avendo in precedenza detenuto il WWE Championship (titolo massimo), il World Tag Team Championship (titolo di coppia) e il WWE Intercontinental Championship (titolo secondario).

    Maggior numero di regni da campione
    dlobrownwwesuperstar12williamregaleuropean
    D-Lo Brown e William Regal hanno detenuto il titolo per 4 volte ciascuno.

    Primo campione
    britishh
    British Bulldog conquista questo titolo sconfiggendo Owen Hart in finale di torneo il 26/2/1997. Lo perde 206 giorni dopo, contro Shawn Michaels.

    Regno singolo più lungo
    britishh
    Il primo regno di British Bulldog dura 206 giorni. Inizia il 26/2/1997 ed termina il 20/9/1997.

    Regno singolo più breve
    robvandamo
    Dopo aver strappato il titolo a Jeff Hardy in un Title vs. Title Ladder Match il 22/7/2002, Rob Van Dam lo unifica immediatamente al WWE Intercontinental Championship.

    Campione più anziano
    ddpy
    Diamond Dallas Page conquista il titolo all’età di 46 anni e 302 giorni. Il regno inizia il 29/1/2002, con una vittoria su Christian, e termina 49 giorni dopo, in favore di William Regal.

    Campione più giovane
    jeffae
    Jeff Hardy conquista questo titolo all’età di 24 anni e 7 giorni, sconfiggendo William Regal il 6/5/2002. Dopo due settimane di regno, lo perde contro Rob Van Dam.

    Campione più pesante
    markhenry
    Mark Henry pesa 178 kg quando riceve il titolo in regalo da Jeff Jarrett il 23/8/1999.
    Il giorno prima, Jarrett conquista il titolo grazie all’aiuto di Henry. Il lottatore di colore perde il titolo dopo 34 giorni di regno, contro D-Lo Brown.

    Campione più leggero
    spike
    Spike Dudley pesa 68 kg quando conquista il titolo, sconfiggendo William Regal l’8/4/2002. Lo perde 28 giorni dopo, proprio contro il lottatore inglese.

    Maggior numero di giorni come campione
    britishh
    British Bulldog ha detenuto il titolo per 253 giorni, risultato di 2 regni da campione.



    WWE Hardcore Championship

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    Storia
    Nel 1998, Vince McMahon decide di introdurre il WWF Hardcore Championship.
    Nel 2002, il titolo cambia nome in WWE Hardcore Championship, prima di essere unificato al WWE Intercontinental Championship in un Title vs. Title Match.

    Curiosità
    Tra l’inizio del 2000 e il 2002, il titolo è conteso sotto la “24/7 rule”: può essere difeso in qualsiasi momento e ovunque: basta che lo sfidante porti con sé un arbitro e il match può avere inizio.
    Grazie a questa regola, il titolo cambia detentore in innumerevoli occasioni ed è difeso nei luoghi più disparati, come un aeroporto o il bagno pubblico di un’arena.

    Maggior numero di regni da campione
    raven
    Raven ha detenuto questo titolo 27 volte. Il primo regno inizia il 22/12/2000, con una vittoria su Steve Blackman, e termina 31 giorni dopo, contro Al Snow.
    Il 27simo regno inizia il 17/8/2002, ai danni di Tommy Dreamer, e termina la stessa sera, in favore di Shawn Stasiak.

    Primo campione
    mankindt
    Il 2/11/1998, Vince McMahon assegna d’ufficio il titolo a Mankind. Il regno termina 28 giorni dopo, contro The Big Boss Man.

    Regno singolo più lungo
    bigbossman
    Il quarto regno di The Big Bossman dura 97 giorni: inizia il 12/10/1999, ai danni di Al Snow, e termina il 17/1/2000, in favore di Test.

    Regno singolo più breve
    robvandamo
    Il 26/8/2002, Rob Van Dam conquista il titolo, sconfiggendo Tommy Dreamer in un Title vs. Title Match, e lo unifica immediatamente al WWE Intercontinental Championship.

    Campione più anziano
    pattersonpat
    Il 19/6/2000, Pat Patterson conquista la cintura all’età di 59 anni e 158 giorni, sconfiggendo Gerald Brisco. Dopo 6 giorni di regno, perde la cintura in favore di Crash Holly.

    Campione più giovane
    christopheri
    Conquistando il titolo il 6/7/2002, ai danni di Crash Holly, Christopher Nowinski diventa campione per la prima volta all’età di 23 anni e 285 giorni. Perde la cintura la stessa sera, contro Bradshaw.

    Campione più pesante
    bigshow
    The Big Show pesa 230 kg quando detiene il titolo.

    Campione più leggero
    terri
    Terri pesa 45 kg quando conquista il titolo ai danni di Steve Richards, ma lo perde 11 secondi dopo, in favore proprio dell'ex campione.
    Terri non è l’unica donna ad aver detenuto questa cintura: le altre sono Bobcat, Mighty Holly e Trish Stratus.

    Maggior numero di giorni come campione
    stevei
    Steve Blackman ha detenuto questa cintura per 172 giorni, risultato di 6 regni.



    Titoli dei pesi leggeri



    WWE Cruiserweight Championship (1991-2007)

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    Storia
    Nel 1991, la WCW introduce il WCW World Light Heavyweight Championship. Nel 1992, il campione è vittima di un infortunio e il titolo è reso vacante. Si annuncia un torneo valido per il titolo, ma il torneo non ha mai inizio e la dirigenza WCW decide di ritirare il titolo.
    Nel 1996, il titolo è ripristinato con il nome di WCW World Cruiserweight Championship e messo in palio in un torneo vinto da Shinjiro Otani.
    Nel 2001, la WWF acquista la WCW e il titolo mantiene la sigla WCW fino al termine di Survivor Series 2001, quando cambia nome in WWF Cruiserweight Championship e diventa il sostituto del ritirato WWF Light Heavyweight Championship.
    In seguito al cambio di nome della federazione nel 2002, il titolo cambia nome in WWE Cruiserweight Championship (aka Cruiserweight Championship of the World).
    Nel 2008, il titolo è ritirato.

    Curiosità
    Mentre detiene il WCW United States Championship e il WCW Hardcore Championship, Lance Storm conquista questo titolo e diventa il primo e unico atleta ad aver detenuto le tre cinture contemporaneamente.

    Maggior numero di regni da campione
    rey
    Rey Mysterio ha detenuto questo titolo 8 volte.
    Il primo regno inizia l’8/7/1996, sconfiggendo Dean Malenko, e termina 111 giorni dopo, proprio contro l'ex campone.
    L'ottavo incomincia il 15/6/2004, con una vittoria su Chavo Classic, e finisce 42 giorni dopo, contro Spike Dudley.

    Primo campione
    brianpx
    Brian Pillman sconfigge Richard Morton in finale di torneo il 27/10/1991. Dopo 59 giorni di regno, Jushin Liger gli strappa il titolo.

    Regno singolo più lungo
    gregoryhelms
    Il terzo regno di Gregory Helms dura 385 giorni. Inizia il 29/1/2006, strappando la cintura a Kid Kash, e termina il 18/2/2007, in favore di Chavo Guerrero.

    Regno singolo più breve
    psicosis
    Il secondo regno di Psychosis dura meno di un’ora. Si racconta che abbia sconfitto Lenny Lane durante un House Show del 4/10/1999 per conquistare la cintura, ma in realtà gli è assegnata d’ufficio in seguito alla rimozione del character omosessuale interpretato da Lane dagli spettacoli WCW, a causa delle proteste e delle minacce di boicottaggio delle associazioni a difesa degli omosessuali.
    Psicosis perde la cintura la stessa sera, contro Disco Inferno.

    Campione più anziano
    chavoclassic
    Chavo Classic conquista questa cintura all’età di 55 anni e 160 giorni, strappandola dalle mani del figlio Chavo il 18/5/2004. Dopo 28 giorni di regno, la perde contro Rey Mysterio.

    Campione più giovane
    hornswoggle1
    Strappando il titolo a Chavo Guerrero il 1/7/2007, Hornswoggle diventa campione all’età di 21 anni e 51 giorni. Dopo 65 giorni di regno, il campione è privato del titolo per salvaguardare la sua incolumità.

    Campione più pesante
    edferrara
    Oklahoma pesa 120 kg quando conquista questa cintura, sconfiggendo Madusa – la prima donna a detenere questa cintura, le altre sono state Daffney e Jacqueline – il 16/1/2000. Dopo 2 giorni di regno, restituisce la cintura, perché supera il limite di peso della categoria Cruiserweight.

    Campione più leggero
    hornswoggle1
    Hornswoogle pesa 54 kg quando conquista la cintura.

    Maggior numero di giorni come campione
    gregoryhelms
    Shane Helms/The Hurricane/Gregory Helms ha detenuto questo titolo per 532 giorni, totale di 3 regni.




    WWE Cruiserweight Championship

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    Storia
    Il titolo è introdotto nel 2016 come premio per il vincitore dell'inaugurale Cruiserweight Classic. I contendenti al titolo possono pesare al massimo 93 kg.

    Curiosità


    Maggior numero di regni da campione
    neville
    Neville ha detenuto il titolo 2 volte. Il primo regno inizia il 29/1/2017, contro Rich Swann, e termina 197 giorni dopo, contro Akira Tozawa.
    Il secondo inizia il 20/8/2017, contro Akira Tozawa, ed è tuttora in corso.

    Primo campione
    tj_perkins
    TJ Perkins conquista il neonato titolo il 14/9/2016, sconfiggendo Gran Metalik in finale di torneo. Il regno termina 46 giorni dopo, contro Brian Kendrick.

    Regno singolo più lungo
    neville
    Il primo regno di Neville dura 197 giorni: inizia il 29/1/2017, contro Rich Swann, e termina il 14/8/2017, contro Akira Tozawa.

    Regno singolo più breve
    akira_tozawa
    Il regno di Akira Tozawa dura 6 giorni: inizia il 14/8/2017, contro Neville, e termina il 20/8/2017, contro l'ex campione.

    Campione più anziano
    brian_kendrick
    Brian Kendrick conquista questa cintura all’età di 37 anni e 154 giorni, contro TJ Perkins il 30/10/2016. Il regno termina 30 giorni dopo, contro Rich Swann.

    Campione più giovane
    rich_swann
    Rich Swann diventa campione all'età di 25 anni e 287 giorni, contro The Brian Kendrick il 29/11/2016. Il regno termina 61 giorni dopo, contro Neville.

    Campione più pesante
    neville
    Neville pesa 88 kg quando detiene il titolo.

    Campione più leggero
    brian_kendrick
    The Brian Kendrick pesa 71 kg quando diventa campione il 30/10/2016, contro TJ Perkins. Il regno termina 30 giorni dopo, contro Rich Swann.

    Maggior numero di giorni come campione
    neville
    Neville ha detenuto questo titolo per 197 giorni, totale di 1 regno da campione.


    Storia e record dei titoli WWE (femminili e non sanzionati) #entry419539134

    Edited by darioba88 - 26/8/2017, 17:32
     
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